.jpg)
- Tutto Méliès, 175 cortometraggi in cofanetto da 5 dvd. editore Morris Casini & Partners www.casinieditore.com
Georges Méliès negli anni ’90 era un prestigiatore di successo, con un suo teatro e ottimi spettacoli. Nella Parigi del 1895 si recò, in mezzo agli altri curiosi, ad assistere alle primissime proiezioni dei fratelli Lumière, quelle ormai leggendarie dove la gente si spaventava vedendo arrivare il treno, con la locomotiva sbuffante che sembrava proprio venirgli addosso. Ne uscì con la convinzione che si poteva fare di meglio, e che quel nuovo mezzo appena inventato, il cinematografo, era adattissimo al suo mestiere, e che di trucchi adesso ne poteva fare quanti ne voleva. Si costruì una macchina da presa e un proiettore (i Lumière non erano interessati a venderli, ma Méliès era anche un ottimo artigiano), attrezzò un capannone, e cominciò a lavorare.
.jpg)
Méliès continuò con il più classico dei classici, i fantasmi e le locande stregate e il diavolaccio che appare e scompare tra nuvole di fumo; tutti ottimi pretesti per far apparire e scomparire cose e persone, con effetti tra il magico e il comico. Da qui continuò con un vero crescendo di effetti speciali, realizzati in maniera artigianale ma sopraffina, con una pazienza da vero certosino, mettendo mascherine sull’obiettivo, avvolgendo e riavvolgendo più volte la pellicola a mano. Fu sempre sul punto di diventare ricco, e aprì perfino una succursale a New York; ma la storia del cinema avrebbe girato da un’altra parte, il cinema stava diventando adulto e per il bambino Méliès non c’era più spazio.
.jpg)
.jpg)
Ma i suoi film si trovano ancora, ne sono rimasti molti e ogni tanto da una vecchia valigia o da una soffitta ne salta fuori uno, miracolosamente conservato in copie più o meno intatte. Non sono tutti capolavori, ma sono film che ancora oggi si guardano con piacere. Gli effetti speciali di Méliès, dopo più di cent’anni, non hanno niente da invidiare ad "Avatar", al “Signore degli anelli” o alla saga di “Guerre stellari”: l’unica differenza è nella tecnologia, non certo nella fantasia o nella bravura personale.
Il “Viaggio sulla Luna” è del 1902, non è il suo film migliore ma è certamente il più famoso: almeno un fotogramma l’abbiamo visto tutti, quello della Luna che riceve il missile-astronave in un occhio. E’ un tipico esempio dell’umorismo di Méliès, davvero bizzarro. Agli spazi siderali e all’astronomia Méliès si dedicherà molto, e sono tra i suoi film che rivedo più volentieri: la recitazione degli attori è quella che è, ma le smorfie e le facce buffe del Sole e della Luna in “Eclissi di Sole con la Luna piena” sono inarrivabili. “Il viaggio sulla Luna” è anche il primo vero kolossal nella storia del cinema: la lavorazione durò un mese, costò molto e rese molti soldi.
Già che ci sono, dico subito che Méliès è anche uno dei padri del cartone animato: gli esempi sono molti, in quasi tutti i suoi film; ma soprattutto ad avvicinarlo al cartoon è la durata (quasi tutti i suoi film, tranne appunto alcuni “kolossal” da un quarto d’ora circa, sono sui cinque minuti), le gags, la conclusione sempre ben studiata: come nei cartoons di Bugs Bunny, per l’appunto.
.jpg)
.jpg)
.jpg)
Molte le favole e le riduzioni da romanzi famosi: Barbablu, Il piccolo spazzacamino, Rip van Winckle, La Fata Carabosse, e tanto altro ancora. Fu pioniere anche del remake, con due film su Cenerentola (1899 e 1912): come sarà anche in futuro, il remake è meno bello dell’originale. Nel catalogo dei film di Méliès c’è perfino una donna che si spoglia per fare il bagno: succede in “Dopo il ballo” (Aprés le bal, 1897). Considerando la data in cui fu girato, questo breve film è probabilmente da considerarsi come il più spinto di tutto l’Ottocento; viene il dubbio che l’autore avrebbe volentieri osato di più, ma a quei tempi – oltre ai problemi con la censura – non c’erano ancora luci e riflettori elettrici, si era costretti ad usare la luce naturale e a girare quasi all’aperto.
.jpg)
.jpg)
(continua)
.jpg)
Fotogrammi da «Le roi du maquillage», 1904 e da « Les cartes viventes » del 1905.
Nessun commento:
Posta un commento