Fellini ha iniziato nel cinema come scrittore: probabilmente il film più conosciuto dei suoi è “Fortunella” del 1958, regia di Eduardo De Filippo, con Giulietta Masina, Alberto Sordi, Paul Douglas e lo stesso Eduardo De Filippo, scritto da Fellini insieme a Eduardo, Flaiano e Pinelli. Sorvolerei su “Sweet Charity”, musical tratto da “Le notti di Cabiria”, con Shirley Mac Laine al posto di Giulietta Masina, e anche su “Nine”, presunto remake di Otto e mezzo (ma è possibile rifare Otto e mezzo? direi proprio di no) prima come musical in teatro e poi anche in film. Non sono film da buttare via, anzi: ma con Fellini hanno davvero poco a che vedere.
I principali film di Fellini come sceneggiatore lo vedono lavorare, negli anni ’40, con Pietro Germi e Alberto Lattuada, ma anche con Rossellini, in film che sono tra le pietre miliari del cinema di tutto il mondo. Nel dettaglio, il ventenne Fellini scrive per Germi “Il brigante di tacca del lupo (1947, da un romanzo di Riccardo Bacchelli). “La città si difende”, “Il cammino della speranza”, “In nome della legge” Per Alberto Lattuada, prima di “Luci del varietà”, scrive “Il mulino del Po” (ancora da Bacchelli) , “Senza pietà”, “Il delitto di Giovanni Episcopo”. Per Roberto Rossellini (insieme a molti altri scrittori): “Roma città aperta”, “Paisà”, e il “San Francesco” del 1950, oltre a “Il miracolo” parte di un film a episodi del 1948 dove recita anche come attore al fianco di Anna Magnani, e dove Fellini interpreta un vagabondo che viene scambiato da una donna per un santo eremita, ne approfitta, e poi sparisce. La parte non richiede particolare recitazione, ma solo una buona presenza fisica: che c’è, il giovane Fellini coi capelli biondi e la barba è un santo davvero credibile.
Altre collaborazioni sono per i film di Aldo Fabrizi e di altri comici degli anni ’40 : “Avanti c’è posto” di Mario Bonnard (1942), “Campo de’ fiori” (1943) sempre di Bonnard, “L’ultima carrozzella” di Mario Mattoli, e poi ancora “Città dolente”, ancora con Bonnard; “Il passatore” di Duilio Coletti (1947: primo film con Tullio Pinelli); “Quarta pagina” di Nicola Manzari, “Tutta la città canta” di Riccardo Freda (1945), “Chi l’ha visto” (1945) di Goffredo Alessandrini, e altri ancora. Il ventenne Fellini è dunque uno scrittore molto bravo e molto richiesto.
Il principale collaboratore di Fellini, nel corso degli anni, è stato Tullio Pinelli. Di Tullio Pinelli si è sempre parlato poco, quasi sempre parlando di Fellini salta fuori il nome di Ennio Flaiano, o magari quello di Tonino Guerra, ma è Pinelli lo scrittore che più di tutti ha lavorato con Fellini. Anche la voce di wikipedia su Pinelli è piuttosto sbrigativa, e direi che è un peccato:
Tullio Pinelli (Torino, 24 giugno 1908 – Roma, 7 marzo 2009) è stato uno sceneggiatore italiano.
Laureatosi in legge, esordì in teatro nel 1935 con l'elegante e ironica La pulce d'oro cui fece seguire, sullo stesso registro, l'atto unico Lo stilita (1937). Ma le sue opere più rappresentative – I padri etruschi (1941), Lotta con l'angelo (1942) e Gorgonio ovvero il Tirso (1952) – sono caratterizzate da toni intensamente drammatici e da una tematica di carattere spiritualistico. Scrisse anche libretti d'opera, soprattutto per Ghedini (Re Hassan, 1939; Le baccanti, 1948). Dopo aver collaborato con Mario Soldati alla trascrizione cinematografica di Le miserie del signor Travet (1946), lavorò infatti in coppia con Federico Fellini a testi per Lattuada, Rossellini e Germi. La collaborazione continuò quando Fellini passò alla regia (con l'apporto anche di Ennio Flaiano) per tutti i suoi film da Luci del varietà (1951) a 8½ (1963). Negli anni settanta ha fornito sceneggiati alla televisione e ha inoltre collaborato alla trilogia di Amici miei, (1975, 1982, 1985). Nel 1998 ha esordito come narratore pubblicando La casa di Robespierre e ha ricevuto il David di Donatello alla carriera. Nel 2008 in occasione del centesimo compleanno è stato pubblicato L'uomo a cavallo, soggetto cinematografico realista-poetico.
Esiste comunque in proposito un libro pubblicato di recente, «“Ciò che abbiamo inventato è tutto autentico” - Lettere di Federico Fellini a Tullio Pinelli», editore Marsilio, 96 pagine 9 euro, a cura di Augusto Sainati.
Pinelli, che è più vecchio di Fellini e gli sopravviverà molto a lungo (è morto due anni fa, a quasi centouno anni) comincia a lavorare con Fellini nel 1947 e continua fino al 1965 di “Giulietta degli spiriti”; poi la collaborazione si interrompe e riprende solo nel 1983. Tullio Pinelli firma con Fellini due dei suoi ultimi tre film, “Ginger e Fred” e “La voce della luna”.
Altri due collaboratori importanti per Fellini sono stati Brunello Rondi e Bernardino Zapponi: anche su questi due scrittori la bibliografia è molto scarsa, o difficile da trovare; per chi fosse interessato, usando un motore di ricerca on line si trovano comunque molte informazioni (in questo post mi limito a fare dei cenni sui collaboratori di Fellini).
da wikipedia:
Bernardino Zapponi (Roma, 4 settembre 1927 – Roma, 11 febbraio 2000) è stato uno sceneggiatore italiano. Autore e sceneggiatore di testi per il teatro, la radio e il cinema, dagli anni 50, inizia la sua attività nella redazione del settimanale umoristico Marc'Aurelio, accanto ad Ettore Scola, Steno, Ruggero Maccari ed altri. Dall'inizio degli anni 50 scrive numerosi testi per trasmissioni radiofoniche della RAI, soprattutto per i programmi di varietà, presso la sede di Roma a Via Asiago. Per la televisione collaborò nel 1960 e nel 1961a scrivere con Guglielmo Zucconi e Italo Terzoli il programma Controcanale condotto da Corrado con Abbe Lane e Xavier Cugat. Collabora anche con Federico Fellini alla sceneggiatura di sette film, dall'episodio "Toby Dammit" in Tre passi nel delirio alla Città delle donne. È autore del libro Il mio Fellini in cui racconta anni di lavoro e di amicizia con il regista. Ha scritto anche una dozzina di titoli per Dino Risi, dalla Moglie del prete a Giovani e belli, Profondo rosso per Dario Argento e adattato per il grande schermo la commedia teatrale di William Douglas-Home e Marc-Gilbert Sauvajon L'anatra all'arancia, con la regia di Luciano Salce. Suo è il soggetto del Marchese del Grillo di Mario Monicelli. Ha inoltre sceneggiato Paprika e Così fan tutte di Tinto Brass.
Brunello Rondi (Tirano, 26 novembre 1924 – Roma, 7 novembre 1989) è stato uno sceneggiatore e regista italiano. In una carriera ultratrentennale lavora alla stesura di quasi 30 sceneggiature ed alla direzione di oltre 10 film. Suo fratello, Gian Luigi Rondi, è un noto critico cinematografico.
Brunello Rondi, secondo www.imdb.com ha firmato anche tredici film come regista, ed è stato collaboratore anche di Roberto Rossellini e di Pierpaolo Pasolini. Tra i collaboratori di Fellini, sorvolo su Ennio Flaiano e Tonino Guerra: due nomi molto ben conosciuti. Meritano invece una citazione le collaborazioni con Pasolini per “Le notti di Cabiria”, con Ermanno Cavazzoni per “La voce della luna”, e con Goffredo Parise per “Le tentazioni del dottor Antonio”.
L’elenco degli scrittori che hanno collaborato con Fellini:
Luci del varietà (1950, Fellini Lattuada Pinelli Flaiano)
Lo sceicco bianco (1952, Fellini Pinelli e Flaiano, idea originale di Antonioni)
I vitelloni (1953 Fellini Pinelli e Flaiano)
Agenzia matrimoniale, episodio da “L'amore in città” (1953, Pinelli e Fellini )
La strada (1954, Fellini Pinelli Flaiano)
Il bidone (1955, Fellini Pinelli Flaiano)
Le notti di Cabiria (1957 Fellini Pinelli Flaiano Pasolini)
La dolce vita (1960, con Fellini Pinelli Flaiano Brunello Rondi)
Le tentazioni del dottor Antonio (1962, Fellini Pinelli Flaiano Brunello Rondi Goffredo Parise)
Otto e mezzo (1963, Fellini Pinelli Flaiano Brunello Rondi)
Giulietta degli spiriti (1965, Fellini Pinelli Flaiano Brunello Rondi)
Toby Dammit (1968, da Poe, Fellini Bernardino Zapponi)
Block-notes di un regista (1969, Fellini Bernardino Zapponi)
Fellini-Satyricon (1969, da Petronio, Fellini Bernardino Zapponi)
I clowns (1970 Fellini Bernardino Zapponi)
Roma (1972, con Fellini Bernardino Zapponi)
Amarcord (1973, con Fellini e Tonino Guerra)
Il Casanova di Federico Fellini (1976 dalle memorie di Casanova, Fellini Bernardino Zapponi)
Prova d'orchestra (1979, con Fellini e Brunello Rondi)
La città delle donne (1980, Fellini Bernardino Zapponi Brunello Rondi)
E la nave va (1983, Fellini Guerra Zanzotto)
Ginger e Fred (1985, Fellini Guerra Pinelli)
L'intervista (1987, Fellini con Gianfranco Angelucci)
La voce della luna (1989, Fellini Cavazzoni Pinelli)
(l'immagine di Fellini con Pinelli viene dal quotidiano "La Repubblica", le altre immagini hanno varie origini, da giornali, libri, internet, origine che oggi mi è difficile ricostruire)
(continua)
7 commenti:
Bella la prima immagine di Fellini (che scrive... o disegna?) e Flaiano che attende paziente. Te la rubo! Certo che la realizzazione di "Giulietta degli spiriti" deve essere stata alquanto problematica: non solo fu l'ultima collaborazione di Fellini con Pinelli (anche se riprese negli anni '80, come hai già detto), ma anche l'ultima con Flaiano, e per giunta definitiva.
mi sono dimenticato di cercare le foto di Rondi e di Zapponi...
Egregio signor Giuliano,
le sembra corretto che lei citi mio padre Brunello Rondi in modo così assurdamente e incredibilmente scarno, per non dire indecente?
Intanto è anche mio padre e non solo l'ottimo Pinelli ad aver lavorato più a lungo con Fellini (vedi anche Alberto Pezzotta ne ''Il lungo respiro di Brunello Rondi'' Sabinae edizioni,) ,dal '54 per La Strada all' 85 per Ginger e Fred (non accreditato, ma questa è un'altra triste storie che ho raccontati io stesso qui https://www.iltempo.it/home/2019/11/07/news/brunello-rondi-un-uomo-del-rinascimento-1236455/
Inoltre le cose o si fanno bene o non si fanno per cui se è vero che esiste un pò meno bibliografia ci sono un'infinità di libi che parlano di mio padre e Fellini Le invito a completare degnamente il suo lavoro . Distinti saluti Umberto Rondi Erede e rappresentante eredi Brunello Rondi
mi spiace che lei si sia offeso, ma forse le sono sfuggite un po' di cose riguardo a questo blog. Non pretendo ovviamente che lei legga tutto quello che ho scritto (me ne guardo bene) ma ogni tanto lo ricordo: io mi limito a portare qui i miei appunti personali e le mie opinioni, facendo meglio che posso. Tenga presente che ho sempre lavorato in fabbrica, su tre turni, sabati domeniche e festivi compresi. Tenga presente anche la data in cui è stato scritto questo post, siamo ormai a dieci anni fa. Non avevo trovato in libreria i libri su suo padre, e non c'era ancora wikipedia. Purtroppo in libreria tanti libri non si trovavano, pensi che molti dei miei appunti vengono da libri trovati sulle bancarelle. Idem per le biblioteche, non sempre attente al cinema.
Spero che l'equivoco sia stato chiarito, ho solo messo in fila i miei appunti personali dicendo cosa non ho trovato. Questo blog non ha nessun fine di lucro, è solo uno dei tanti blog presenti in rete.
La stessa cosa, mettere in fila i miei ricordi e appunti personali, ho fatto in altri blog, dove parlo di opera lirica, di musica, di entomologia, di libri.
Quanto al completare questo post, tenga presente che dal 2010-2011 in qua sono diventato vecchio anch'io... comincio seriamente a chiedermi chi conosce Fellini, tra le persone sotto i trent'anni. Temo che anche suo padre sia stato dimenticato, questa è una generazione che ha perso la memoria, e direi che sta qui il vero problema. Anche i cinema, ormai, non si sa che fine faranno.
Grazie comunque di avermi scritto.
Ho guardato per correttezza la voce wiki su Brunello Rondi, ci sono solo tre righe... spiace, ma è quello che ho trovato. Non sa quante volte avrei voluto saperne di più, mi dispiace.
Lei si è comportato da ignorante con la presunzione e l'arroganza di chi si dimostra pure compiaciuto di esserlo. Su mio padre,Brunello Rondi, ci sono solo su internet, 71.000 voce e su ''Brunello Rondi Fellini'' quasi 36.000 e lei si azzarda e si permette di dire persino ''ho guardato per correttezza Wiki''. Chiuda il blog e si occupi di altro, è sicuramente meglio
no, mi dispiace, non ho scritto niente di offensivo e non sono né arrogante né presuntuoso, e nemmeno compiaciuto: ho portato qui i miei appunti, tutto qui.
Segnali a wikipedia che la voce su suo padre è troppo stringata, oppure la scriva lei. Wikipedia è molto consultata, come lei sa, e non posso certo essere io a completare una voce che non conosco. Con questo la saluto, la ringrazio per i commenti ma veda di essere meno violento.
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