venerdì 16 luglio 2010

Gatti ( I )

Nosferatu, Phantom der Nacht (1979) Scritto e diretto da Werner Herzog Tratto dal film omonimo di F.W. Murnau (1922) e dal romanzo “Dracula” di Bram Stoker (1897), Fotografia: Jörg Schmidt-Reitwein Scenografie e arredi di Henning von Gierke e Ulrich Bergfelder Costumi di Gisela Storch Trucco per Klaus Kinski: Reiko Kruk Effetti speciali: Cornelius Siegel Musica: Florian Fricke (Popol Vuh), Richard Wagner, Charles Gounod, Vocal Ensemble Godela (Georgia ) Con Klaus Kinski (Dracula), Isabelle Adjani (Lucy Harker), Bruno Ganz (Jonathan Harker), Roland Topor (Renfield, il capo di Harker), Walter Ladengast (van Helsing), Jacques Dufilho (il capitano della nave) Martje Grohmann (Mina) Clemens Scheitz (impiegato comunale) e altri. Durata originale 107 minuti

Nella storia del cinema, il film con il maggior numero di gatti è senza ombra di dubbio “L’Atalante” di Jean Vigo (1934): nella chiatta che naviga lungo la Senna ce ne sono così tanti che si meriterebbero un censimento, e un giorno di questi lo farò per davvero, perché è una di quelle imprese titaniche che prima o poi vanno pur affrontate. Ma, appunto per questa sua caratteristica, “L’Atalante” si merita un discorso a parte.
Oggi invece comincio da queste due fiere pericolosissime, autentici guardiani della soglia, che danno inizio ad un film che probabilmente le anime sensibili non hanno mai visto; e quindi sto rendendo loro un servizio per il quale mi saranno grate.
Il film è “Nosferatu” di Werner Herzog (1978), e il ritratto con il quale stanno giocando è quello di Isabelle Adjani, molto somigliante.



Nel film i gattini esauriscono qui la loro parte (complimenti per la recitazione) e non li vedremo più; il ritratto di Isabelle giocherà invece un ruolo importante nello svolgimento della vicenda, e chi conosce la storia se lo ricorderà.
Del resto, il gatto non è soltanto un tenero batuffolo di pelo, e chi ci vive insieme ha avuto le sue esperienze in proposito; in questo senso, l’accostamento con un’altra belva, come il vampiro, ci può stare. (In verità, protagonisti del film di Herzog sono i ratti, presenti a centinaia: ma non ditelo troppo in giro, non ora).

4 commenti:

spikette ha detto...

Uh, gatti e cinema!! Non si può resistere. :-)

Giuliano ha detto...

lavori in corso! tra un po' arrivano anche i coniglietti
:-)

Ermione ha detto...

Gatti, gatti e ancora gatti, macché coniglietti.

Giuliano ha detto...

i coniglietti li tengo qui per Snoopy!
:-)