lunedì 19 luglio 2010

Brazil ( II )

Brazil (1985) Regia di Terry Gilliam Scritto da Terry Gilliam, Tom Stoppard, Charles McKeown. Fotografia di Roger Pratt. Musiche originali di Michael Kamen; “Brazil” di Ary Barroso, eseguita da Geoff & Maria Muldaur. Con Jonathan Pryce (Sam Lowry), Kim Greist (Jill Layton), Robert De Niro (Archibald "Harry" Tuttle) , Ian Holm (il capufficio), Michael Palin (Jack Lint), Katherine Helmond (la madre di Sam), Bob Hoskins (l’idraulico), Ian Richardson (Mr. Warren), Peter Vaughan (Mr. Helpmann), Jim Broadbent (Dr. Jaffe), Charles McKeown (Harry Lime), Barbara Hicks (Mrs. Terrain), Diana Martin (il Telegramma Cantato), e altri. Durata 142’
Si dice “dittatura”, e la gente pensa: “ordine”. Fateci caso: è quasi un riflesso condizionato. “Ordine” perché c’è uno che comanda, e gli altri stanno zitti e obbediscono; ed era ora che qualcuno facesse ordine, che non se ne può più che ognuno fa quello che gli pare. “Ordine”, pena di morte, delinquenza, zingari ed extracomunitari in campo di concentramento, ben chiusi; “fare come le SS”. A questi concetti si associa l’idea di fascismo, il culto del duce. L’idea di fondo è che siano tutte cose che toccheranno agli altri, non si sa bene quali altri ma comunque altri; e che a noi nessuno ci verrà a toccare, perché noi ci comportiamo bene.
Se si spiegasse davvero cos’è una dittatura (e non importa il colore, i dittatori sono tutti uguali e usano le idee politiche sociali e religiose per i loro fini, scegliendo quella che è più in voga al momento e svuotandola di senso, ma ripetendone in continuazione il nome), sarebbe già un bel passo in avanti, ma non si farà mai.
Dittatura è dove vengono in casa tua e picchiano tuo padre e tuo fratello, e portano via i tuoi vicini di casa, e non puoi nemmeno rivolgerti alla polizia, perché è proprio la polizia a farlo. Dittatura è il contrario di ordine: è morte, macerie, distruzione. Per rimettere ordine, dopo una dittatura, ci vuole una gran fatica e molto tempo. Ma queste, si sa, sono parole al vento: quando comincia il film, tutto è in perfetto Ordine – come abbiamo visto.
C’è solo questo piccolo incidente, un cognome letto male dal computer centrale del Ministero dell’Informazione: è così che un commando efficientissimo penetra armi alla mano nell’abitazione del pacifico signor Buttle, lo impacchetta, lo porta via, e fa firmare la ricevuta alla moglie: il tutto davanti ai bambini e forando il pavimento dell’inquilina del piano di sopra con una fresa efficientissima per entrare nell’appartamento di sorpresa. Peccato che, come ormai sappiamo, il ricercato fosse il signor Tuttle, e non il signor Buttle: Tuttle continuerà la sua opera clandestina, il povero Buttle farà una brutta fine.

“Noi non facciamo mai errori”, dicono in continuazione al Ministero dell’Informazione; e se capita un errore, è facile rifilarlo all’ufficio vicino: accadrà anche con il povero Buttle.
Tuttle è interpretato da Robert De Niro: una parte breve ma molto spettacolare, da vero super eroe. E’ un idraulico efficientissimo, che si muove tra i tetti e le case su cavi manovrati come se fosse Spiderman, o Tarzan. Al minuto 25, infatti, nell’appartamento di Lowry salta l’impianto di condizionamento, e si rischia di morire dal caldo; il nostro protagonista telefona alla Central Service ma gli risponde una segreteria telefonica da call center (guarda caso! siamo in piena attualità, anche dopo un quarto di secolo va proprio così dappertutto, questa sì che è una profezia avverata). La telefonata è intercettata dal misterioso Harry Tuttle che gli ripara seduta stante il guasto.
- Soltanto il Central Service potrebbe toccare i tubi.
- Lei vuol dire che è una riparazione illegale?
Tuttle non chiede soldi per la riparazione, dice che lo fa perché gli piace, per spirito di servizio. Mentre lavora, canticchia “Brazil”.
- Presto non si potrà più aprire un rubinetto senza chiedere l’autorizzazione a qualcuno.Bisognerà sostituire un pezzo rotto con uno illegale. Tuttle chiede se Lowry è d’accordo, l’altro gli dice di sì, basta che funzioni tutto. Poi suonano alla porta: sono due idraulici veri, gli unici autorizzati, quelli della Central Service (il capo è Bob Hoskins); Lowry li mette alla porta terrorizzandoli con la richiesta del modulo 27b/6, ma torneranno.
Finito il lavoro, Tuttle se ne va via volando attaccato a un cavo, come un supereroe.
(continua)

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