martedì 24 aprile 2012

Ettore Scola ( I )


Con Ettore Scola ho un problema: apprezzo molto lui come persona, ma mi piacciono poco i suoi film. L’unica eccezione, “Riusciranno i nostri eroi...”, che vedo sempre volentieri fin da quand’ero bambino, soprattutto nella sua parte africana. Scola ha scritto e diretto molti film “di gruppo”, e in alcuni di essi ha messo in scena la caricatura di se stesso e degli altri protagonisti del cinema di quegli anni, sceneggiatori, produttori, attori e tecnici. In quei film, Scola mostra (fra le altre cose) che tutti si divertivano molto, sceneggiatori e registi e attori, anche al di fuori del cinema: insomma, una bella vita che tutti invidiamo molto. I suoi film “di gruppo” si possono usare per vedere come funzionava la macchina del cinema italiano dei Risi, Scola, Monicelli, Comencini, Salce, un mix fra professionalità e cialtronaggine che spesso sfiorava soltanto la realtò quotidiana, con molta superficialità (piallatura) anche quando si affrontano temi importanti. Questo aspetto va rimarcato per sottolineare le differenze con i grandissimi del cinema italiano, da Vittorio De Sica a Rossellini, da Fellini ad Antonioni, da Elio Petri a Francesco Rosi e a Bertolucci: sia pure con tutto l’affetto possibile, gli autori della commedia all’italiana degli anni ’60 non sono tutti alla stessa altezza, come invece vuole far credere una parte consistente della critica. Ci siamo tutti divertiti molto, e ci divertiamo ancora, con i film di Risi, Scola, Monicelli, Comencini, Salce, Pietrangeli, e via elencando: questo va detto e gliene siamo molto grati, ma c’è chi ha fatto di meglio e ogni tanto è necessario ripeterlo.

Come per tutti i grandi registi italiani di quegli anni, i suoi film passano spesso in tv e ho quindi il sospetto di averli visti tutti almeno una volta, nell’arco di una quarantina d’anni s’intende. Di molti di questi film non ho memoria, di altri ho già parlato nei giorni scorsi; qui sotto metto un elenco molto parziale, anche perché su Scola, così come su Risi, Monicelli e Comencini, ho sempre preso pochissimi appunti. La loro narrazione è molto chiara e lineare, ed essendo miei contemporanei non avevo difficoltà a capire cosa succede nei loro film; qualche difficoltà in più penso che le abbiano i ventenni di oggi, perchè molte cose sono cambiate. La principale difficoltà, per me, viene forse dal fatto che Scola e gli altri registi che ho citato sono della stessa generazione di mio padre e dei miei zii, e quindi da bambino e poi da ragazzo non sono mai riuscito a identificarmi con i loro personaggi, quasi sempre molto realistici. Oltretutto, la mia estrazione sociale è molto diversa; quasi mai in questi film si vede la vita come era qui dalle mie parti in quegli anni, per queste cose devo piuttosto rivolgermi alla filmografia di Vittorio De Sica, o magari a quella di Ermanno Olmi (che di Scola è coetaneo).

da http://www.wikipedia.it/
Ettore Scola (Trevico, 10 maggio 1931) è un regista e sceneggiatore italiano. Nasce a Trevico, in provincia di Avellino, il 10 maggio 1931. È sin da giovane collaboratore del giornale umoristico "Marc'Aurelio", mentre ancora frequenta giurisprudenza all'Università di Roma. Dall'inizio degli anni cinquanta comincia a scrivere sceneggiature, spesso in coppia con Ruggero Maccari. Dalla fine degli anni Quaranta collabora con i testi a diverse trasmissioni di varietà sia radiofonici che televisivi della RAI, tra l'altro è coautore dei testi delle scenette settimanali interpretate da Alberto Sordi tra cui il Conte Claro e Mario Pio. Esordisce alla regia nel 1964, ma il suo primo grande successo lo conseguirà dirigendo Alberto Sordi in “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?” (1968); con l'attore romano lavorerà altre tre volte (in La più bella serata della mia vita, 1972, alcuni episodi dei Nuovi mostri, 1977, e in Romanzo di un giovane povero, 1995). Nel 1974 dirige “C'eravamo tanto amati”, che ripercorre un trentennio di storia italiana (...) Ormai Scola è un maestro del cinema italiano e un regista di fama internazionale (...) realizza film come “Brutti, sporchi e cattivi” (1976), grottesca commedia delle borgate romane con Nino Manfredi, e “Una giornata particolare” (1977), con Marcello Mastroianni e Sophia Loren (...) Nel 1980 il regista tira le somme della commedia all'italiana ne “La terrazza”, con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant e Marcello Mastroianni. Nel 1982 affronta la Rivoluzione francese in Il mondo nuovo (1982), in cui Mastroianni impersona Giacomo Casanova. Scola riceve un'ottima accoglienza di critica e pubblico quando dirige La famiglia (1987), commedia che ripercorre 80 anni di storia (1906-1986) attraverso la saga di una famiglia con l'interpretazione di Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli e Fanny Ardant. Altri film di rilievo sono Splendor (1988) e Che ora è? (1989), entrambi con Mastroianni e Massimo Troisi. Nel 1998 gira La cena, sempre con Gassman, la Ardant e la Sandrelli, nel 2001 Concorrenza sleale, con Diego Abatantuono, Sergio Castellitto e Gerard Depardieu, e nel 2003 il semidocumentaristico Gente di Roma. È stato nominato, su proposta del Direttore Artistico Felice Laudadio, presidente del Bif&st - Bari International Film&TV Festival (Bari, 22-29 gennaio 2011); nel maggio dello stesso anno riceve il David di Donatello alla carriera in occasione dei suoi 80 anni. Ettore Scola è sposato con la sceneggiatrice e regista Gigliola Scola. Non ha mai nascosto le sue simpatie politiche orientate verso la sinistra e ha fatto parte del governo ombra del Partito Comunista Italiano nel 1989 con delega ai Beni Culturali.
I film di Ettore Scola che ho sicuramente visto per intero:
- Se permettete parliamo di donne (1964) *
- L'arcidiavolo (1966) V.Gassman, Claudine Auger, Mickey Rooney **
- Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa? (1968) ****
- Trevico-Torino - Viaggio nel Fiat-Nam (1973) ***
- C'eravamo tanto amati (1974) **
- Brutti sporchi e cattivi (1976) N.Manfredi, M.Michelangeli **
- Una giornata particolare (1977) M.Mastroianni, S.Loren **
- La terrazza (1980) **
- Le bal - Ballando ballando (1983, attori del Theatre du Campagnol) **
- Maccheroni (1985 M.Mastroianni, J.Lemmon) **
- La famiglia (1987) **
- Splendor (1989) **
- Che ora è? (1989) **
- Il viaggio di Capitan Fracassa (1990) **
- La cena (1998) **

I film di Scola dei quali ho un vago ricordo:
Il commissario Pepe (1969) Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca (1970) Permette? Rocco Papaleo (1971) - Signore e signori, buonanotte (1976, un episodio) I nuovi mostri (1977, episodi L'uccellino della Val Padana, Il sospetto, Hostaria, Come una regina, Cittadino esemplare, Sequestro di persona cara ed Elogio funebre); Passione d'amore (1981) Il mondo nuovo (La Nuit de Varennes, 1982)

Gli altri film di Scola come regista:
Thrilling (1965) - episodio Il vittimista; La congiuntura (1965); La più bella serata della mia vita (1972) Mario, Maria e Mario (1993) Romanzo di un giovane povero (1995) I corti italiani (1997, un episodio); Concorrenza sleale (2001)
I documentari:
Festival dell'Unità 1972 (1972); Festival Unità (1973); Carosello per la campagna referendaria sul divorzio (1975); Vorrei che volo (1982); L'addio a Enrico Berlinguer (1984); Imago urbis (1987, documentario collettivo su Roma); 1943-1997 (1997); Un altro mondo è possibile (2001, documentario collettivo); Lettere dalla Palestina (2002, documentario collettivo); Gente di Roma (2003).

(continua)

1 commento:

Giuliano ha detto...

nei giorni successivi alla morte di Ettore Scola, finisco su Iris (tv del gruppo Berlusconi) e scopro che trasmettono i suoi film, però mettendo un'enorme scritta nell'angolo in alto a sinistra: "Omaggio a Ettore Scola". Non bastava la pubblicità ogni quindici minuti, insomma: adesso c'è anche la scritta fissa a cancellare una parte dell'immagine.
Un omaggio da imbecilli. Meno male che Scola non ha potuto vedere anche questo ennesimo scempio.