martedì 26 novembre 2019

Prospero's books ( II )


Prospero's books (L'ultima tempesta, 1991) Scritto e diretto da Peter Greenaway. Liberamente tratto da "La Tempesta" di William Shakespeare. Fotografia di Sacha Vierny. Montaggio di Marina Bodbijl. Costume design: Ellen Lens, Debbie Luiten. Painters: Peter Greenaway, Jorien Sont. Sculptor: Todd Van Hulzen. Book designer: Caitlin Maynard. End titles : Eve Ramboz Infography: Kayo Sakurai Choreographer Trix van Alphen Music by Michael Nyman
Interpreti: Prospero: John Gielgud; Isabelle Pasco: Miranda; Ariel: Paul Russell, James Thiérrée, Orphéo, Emil Wolk; Caliban: Michael Clark; Alonso: Michel Blanc; Gonzalo: Erland Josephson; Antonio: Tom Bell; Sebastiano: Kenneth Cranham; Ferdinando: Mark Rylance; Adrian: Gerard Thoolen; Francisco: Pierre Bokma; Trinculo: Jim van der Woude; Stephano: Michiel Romeyn; Iris: Marie Angel; Ceres: Ute Lemper ; Juno: Deborah Conway. Durata: 120 minuti.

2-
nn - The book of Love
Questo volume è profumato, ed ha per segnalibri delle treccine di nastro scarlatto. Di certo, si trova nel libro l'immagine di un uomo nudo e di una donna nuda; tutto il resto è congettura.
nn- A bestiary of past, present and future animals
(una salamandra vi passeggia sopra, poi rane, tartarughe...)
15- A book of Utopias
Questo è il libro delle società ideali: ogni tipo di comunità politica o sociale, conosciuto o immaginato che sia, vi è descritto e valutato dando così modo al lettore di scegliere il più consono al proprio ideale utopico.
minuto 52, discorso di Gonzalo sull'Utopia (ma letto da Prospero)
minuto 58, congiura di Sebastiano

 
16- A book of traveller's tale (Libro dei racconti del viaggiatore)
(si recitano le pagine in cui i congiurati, colti con le spade sguainate, improvvisano racconti di tigri e leoni per giustificarne la presenza e l'atteggiamento)
(poi Calibano con Trinculo e Stephano, "mostro a quattro zampe e due voci")
("la sventura fornisce all'uomo strani compagni di letto" come Queequeg in Moby Dick...)
a 1h00 i lavori da operaio di Ferdinando, poi l'amore di Miranda
17- Love of ruins
Questo è un manuale per l'archeologo, un inventario del mondo antico per l'umanista rinascimentale, pieno di mappe e disegni dei siti archeologici di tutto il mondo. Un volume essenziale per lo storico avveduto, il quale sa che nulla è eterno.
(Calibano, Trinculo, Stephano: Calibano raccomanda di distruggere i libri di Prospero, che lo rendono potente)  (Ariel imita l'arpia, e lorda senza volerlo anche il libro nelle mani di Prospero)
Torna il libro dei racconti del viaggiatore, per la pagina in cui si raccontano mostri e cannibali (Gonzalo)


18 - The autobiographies of Semiramis and Pasifae
Le illustrazioni di questo libro insudiciato dalle ditate lasciano pochi dubbi sul suo contenuto.
19- The ninety-two conceits of the Minotaur (le 92 vanità del Minotauro)
(minotauri, centauri, arpie...)
amore di Ferdinando e Miranda.
20- A book of motion (Libro del moto)
questo libro saltella sulla mensola dello scaffale, e siccome è sempre pronto a spalancarsi di sua iniziativa deve essere tenuto a freno con un fermacarte d'ottone. Si descrive in esso come l'occhio cambia forma quando guarda le grandi distanze, come il ridere cambia il viso; vi si spiega inoltre come le idee si inseguono a vicenda nella memoria e dove finisce un pensiero quando non serve più. Vi sono infine codificati e spiegate in disegni animati tutti i possibili movimenti e posizioni di danza del corpo umano.
(qui Greenaway mette Muybridge, i primi esperimenti di fotografia in movimento, prima del cinema)
Spettacolo chiesto da Prospero, e visione, danze di Ariel (1h20)


21 - A book of mythologies
Questo è un grosso volume. E' rilegato in una vivace stoffa gialla, che una volta lucidata splende come ottone. E' un compendio di mitologie, con tutte le loro variantie narrazioni diversificate. Cicli di racconti intrecciati di dei e di uomini di tutto il mondo conosciuto, dal gelido nord ai deserti dell'Africa, con letture esplicative ed interpretazioni simboliche.
1h21: Prospero benedice Ferdinando e Miranda.
Canto di Cerere, e tutta la scena della celebrazione (musica di Nyman, Ute Lemper, etc)
Queste scene sono una citazione quasi perfetta dei film di Méliès, che diventa molto esplicita a 1h45'
Ferdinando ha i coturni (scarpe con tacco molto alto), idem Gonzalo e altri

 
22- A book of games
per Ferdinando e Miranda insieme; giochi, scacchiere, shanghai, eccetera
(In Shakespeare, Fernando e Miranda ragionano sul gioco)
Bruttino il finale, dove i libri vengono bruciati o annegati, gettati uno per uno in acqua da Ariel; brutto e troppo lungo. Il ricordo di Tino Carraro nella regia di Strehler fa molto sospirare. Ma Greenaway è così intento nelle proprie fantasie che non è stato attento agli allestimenti di altri registi...

23- A book of 35 plays (Libro delle 35 opere - di Shakespeare)
Si tratta di un poderoso volume a stampa datato 1623. Nel libro vi sono 35 lavori teatrali, e c'è spazio per un altro. Diciannove pagine sono state lasciate bianche per ospitarlo, proprio all'inizio del libro, subito dopo la prefazione.
24- A play called The Tempest
E' questa la trentacinquesima opera: La Tempesta.
Mentre tutti gli altri volumi sono irrimediabilmente affondati e distrutti, conserviamo tuttora questi ultimi due libri, ripescati sani e salvi dal mare. E' Calibano-Queequeg a ripescarli dal mare...
L'ultima inquadratura è per Ariel, reso libero: i quattro attori che lo hanno interpretato avanzano verso di noi cambiandosi l'uno nell'altro, l'ultimo è Ariel bambino, che infine vola via.


 
Altri miei appunti sparsi:
1) è un gioco che ricorda molto Italo Calvino, le città invisibili, l'elenco dei libri ipotetici... 2) girato per il grande schermo, molto grande, e in technicolor 3) Greenaway fa esperimenti di effetti speciali computerizzati, usa il digitale, multischermo, dissolvenze. Nel 1991 era ancora una novità, ricordo che al cinema l'effetto non era gradevolissimo perché si perdevano molti dettagli; nella versione in dvd, più da vicino, tutto funziona meglio. 4) le musiche sono di Michael Nyman, non sempre ben riuscite; in particolare eliminerei volentieri la voce del falsettista, che è un cantante piuttosto scarso, gradevole quanto un antifurto di notte o un'unghia sulla lavagna, e per di più associato all'immagine del bambino seminudo che interpreta Ariel (quasi un invito alla pedofilia omosessuale, ma guai a dirlo...) 5) molto belle le scene in cui Prospero scrive, la penna, la calligrafia, questo è il miglior Greenaway. 6) leggendo "Random Harvest" di James Hilton e ascoltando Shakespeare, viene da pensare che anche Prospero da giovane, come Carlo Rainier (nel romanzo di Hilton) si estranea dagli affari e va a studiare, ma verrà richiamato ad essi e distolto dai libri e dallo studio 7) guardando "Il pianeta proibito" e ascoltando Shakespeare, mi domando: Robby the Robot è un Calibano servizievole? la risposta è probabilmente no, perché il robot è stato fabbricato da Prospero e non ha una sua propria volontà, la storia di Calibano è del tutto diversa, Calibano era già sull'isola prima dell'arrivo di Prospero. Forse Robby è più vicino ad Ariel, del quale però non condivide la natura aerea. 8) Isabelle Pasco non è bella come la ricordavo, soprattutto nel viso 9) la voce di Miranda è un'eco lontana, doppiata dal narratore 10) il narratore legge tutto ciò che non è Prospero


11) Gonzalo è interpretato da Erland Josephson, che però appare poco, molto sprecato, un vero peccato. Il fratello di Prospero è affidato a un attore francese caratterista, Blanc, che appare in molti film di quel periodo; è anche con Benigni nei suoi primi film da regista. Anche Blanc è quasi irriconoscibile, direi sprecato anche lui anche se con meno dispiacere rispetto a Josephson. 12) Ariel è interpretato da diversi attori, acrobata bambino mimo attore... Non sempre un'idea felice, la sua pipì infinita all'inizio del film è una gag di grande tristezza, più avanti a tratti sembra Harpo Marx quando fa il pediluvio nelle noccioline in "Duck soup". 13) Molto goffe danze e posizioni yoga di Calibano, ballerino ballabiotto; questo modo di rappresentare Calibano è una scelta del tutto incomprensibile che conferma il cattivo gusto, o peggio, di Peter Greenaway. 14) Molto belle invece le scene della "processione" di Prospero, che sono state ricomposte nel cortometraggio "A walk through Prospero's library": in venti minuti, tolti tutti gli orpelli, Greenaway ci fa vedere il film che avrebbe potuto fare e che invece non ha fatto. Peccato, impostato così "Prospero's book" sarebbe stato un capolavoro. 15) Il titolo scelto dal distributore italiano, "L'ultima tempesta", è di quelli che fanno ben capire l'ignoranza e l'incompetenza, e il pressappochismo, di molti di quelli che in Italia hanno, e avevano, nelle mani il destino del cinema e di tutto il mondo degli audiovisivi. Il fatto che sul dvd non ci sia il sonoro originale, e che quindi ci sia negato il piacere di ascoltare la voce di John Gielgud dopo aver pagato il dvd, è l'ennesima conferma di questa imperante sciatteria italo-berlusconian-leghista, la vera rovina dell'industria culturale del nostro Paese. 16) in "A walk through Prospero's library", che riprende la sequenza iniziale di "Prospero's books", la musica è di Philip Glass, e non più di Nyman.

 
 


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