Prospero's
books (L'ultima
tempesta, 1991) Scritto e diretto da Peter Greenaway. Liberamente
tratto da "La Tempesta" di William Shakespeare. Fotografia
di Sacha Vierny. Montaggio di Marina Bodbijl. Costume design: Ellen
Lens, Debbie Luiten. Painters: Peter Greenaway, Jorien Sont.
Sculptor: Todd Van Hulzen. Book designer: Caitlin Maynard. End titles
: Eve Ramboz Infography: Kayo Sakurai Choreographer Trix van Alphen
Music by Michael Nyman
Interpreti: Prospero: John Gielgud; Isabelle Pasco: Miranda; Ariel: Paul Russell, James Thiérrée, Orphéo, Emil Wolk; Caliban: Michael Clark; Alonso: Michel Blanc; Gonzalo: Erland Josephson; Antonio: Tom Bell; Sebastiano: Kenneth Cranham; Ferdinando: Mark Rylance; Adrian: Gerard Thoolen; Francisco: Pierre Bokma; Trinculo: Jim van der Woude; Stephano: Michiel Romeyn; Iris: Marie Angel; Ceres: Ute Lemper ; Juno: Deborah Conway. Durata: 120 minuti.
nn - The book of Love
Questo volume è
profumato, ed ha per segnalibri delle treccine di nastro scarlatto.
Di certo, si trova nel libro l'immagine di un uomo nudo e di una
donna nuda; tutto il resto è congettura.
nn- A bestiary of past,
present and future animals
(una salamandra vi
passeggia sopra, poi rane, tartarughe...)
15- A book of Utopias
Questo è il libro delle
società ideali: ogni tipo di comunità politica o sociale,
conosciuto o immaginato che sia, vi è descritto e valutato dando
così modo al lettore di scegliere il più consono al proprio ideale
utopico.
minuto 52, discorso di
Gonzalo sull'Utopia (ma letto da Prospero)
16- A book of traveller's
tale (Libro dei racconti del viaggiatore)
(si recitano le pagine
in cui i congiurati, colti con le spade sguainate, improvvisano
racconti di tigri e leoni per giustificarne la presenza e
l'atteggiamento)
(poi Calibano con
Trinculo e Stephano, "mostro a quattro zampe e due voci")
("la sventura
fornisce all'uomo strani compagni di letto" come Queequeg in Moby Dick...)
a 1h00 i lavori da operaio
di Ferdinando, poi l'amore di Miranda
17- Love of ruins
Questo è un manuale per
l'archeologo, un inventario del mondo antico per l'umanista
rinascimentale, pieno di mappe e disegni dei siti archeologici di
tutto il mondo. Un volume essenziale per lo storico avveduto, il
quale sa che nulla è eterno.
(Calibano, Trinculo,
Stephano: Calibano raccomanda di distruggere i libri di Prospero, che
lo rendono potente) (Ariel imita l'arpia, e
lorda senza volerlo anche il libro nelle mani di Prospero)
Torna il libro dei
racconti del viaggiatore, per la pagina in cui si raccontano mostri e
cannibali (Gonzalo)
18 - The autobiographies
of Semiramis and Pasifae
Le illustrazioni di questo
libro insudiciato dalle ditate lasciano pochi dubbi sul suo
contenuto.
19- The ninety-two
conceits of the Minotaur (le 92 vanità del Minotauro)
(minotauri, centauri,
arpie...)
amore di Ferdinando e
Miranda.
20- A book of motion
(Libro del moto)
questo libro saltella
sulla mensola dello scaffale, e siccome è sempre pronto a
spalancarsi di sua iniziativa deve essere tenuto a freno con un
fermacarte d'ottone. Si descrive in esso come l'occhio cambia forma
quando guarda le grandi distanze, come il ridere cambia il viso; vi
si spiega inoltre come le idee si inseguono a vicenda nella memoria e
dove finisce un pensiero quando non serve più. Vi sono infine
codificati e spiegate in disegni animati tutti i possibili movimenti
e posizioni di danza del corpo umano.
(qui Greenaway mette
Muybridge, i primi esperimenti di fotografia in movimento, prima del cinema)
Spettacolo chiesto da
Prospero, e visione, danze di Ariel (1h20)
21 - A book of mythologies
Questo è un grosso
volume. E' rilegato in una vivace stoffa gialla, che una volta
lucidata splende come ottone. E' un compendio di mitologie, con tutte
le loro variantie narrazioni diversificate. Cicli di racconti
intrecciati di dei e di uomini di tutto il mondo conosciuto, dal
gelido nord ai deserti dell'Africa, con letture esplicative ed
interpretazioni simboliche.
1h21: Prospero benedice
Ferdinando e Miranda.
Canto di Cerere, e
tutta la scena della celebrazione (musica di Nyman, Ute Lemper, etc)
Queste scene sono una
citazione quasi perfetta dei film di Méliès, che diventa molto
esplicita a 1h45'
22- A book of games
per Ferdinando e
Miranda insieme; giochi, scacchiere, shanghai, eccetera
(In Shakespeare, Fernando e Miranda ragionano sul gioco)
Bruttino il finale, dove i
libri vengono bruciati o annegati, gettati uno per uno in acqua da
Ariel; brutto e troppo lungo. Il ricordo di Tino Carraro nella regia
di Strehler fa molto sospirare. Ma Greenaway è così intento nelle
proprie fantasie che non è stato attento agli allestimenti di altri
registi...
23- A book of 35 plays
(Libro delle 35 opere - di Shakespeare)
Si tratta di un poderoso
volume a stampa datato 1623. Nel libro vi sono 35 lavori teatrali, e
c'è spazio per un altro. Diciannove pagine sono state lasciate
bianche per ospitarlo, proprio all'inizio del libro, subito dopo la
prefazione.
24- A play called The
Tempest
E' questa la
trentacinquesima opera: La Tempesta.
Mentre tutti gli altri
volumi sono irrimediabilmente affondati e distrutti, conserviamo
tuttora questi ultimi due libri, ripescati sani e salvi dal mare. E' Calibano-Queequeg a
ripescarli dal mare...
L'ultima inquadratura è
per Ariel, reso libero: i quattro attori che lo hanno interpretato
avanzano verso di noi cambiandosi l'uno nell'altro, l'ultimo è Ariel
bambino, che infine vola via.
Altri miei appunti sparsi:
1) è un gioco che ricorda
molto Italo Calvino, le città invisibili, l'elenco dei libri
ipotetici... 2) girato per il grande schermo, molto grande, e in
technicolor 3) Greenaway fa esperimenti di effetti speciali
computerizzati, usa il digitale, multischermo, dissolvenze. Nel 1991
era ancora una novità, ricordo che al cinema l'effetto non era
gradevolissimo perché si perdevano molti dettagli; nella versione in
dvd, più da vicino, tutto funziona meglio. 4) le musiche sono di
Michael Nyman, non sempre ben riuscite; in particolare eliminerei
volentieri la voce del falsettista, che è un cantante piuttosto
scarso, gradevole quanto un antifurto di notte o un'unghia sulla
lavagna, e per di più associato all'immagine del bambino seminudo
che interpreta Ariel (quasi un invito alla pedofilia omosessuale, ma
guai a dirlo...) 5) molto belle le scene in cui Prospero scrive, la
penna, la calligrafia, questo è il miglior Greenaway. 6) leggendo
"Random Harvest" di James Hilton e ascoltando Shakespeare,
viene da pensare che anche Prospero da giovane, come Carlo Rainier
(nel romanzo di Hilton) si estranea dagli affari e va a studiare, ma
verrà richiamato ad essi e distolto dai libri e dallo studio 7)
guardando "Il pianeta proibito" e ascoltando Shakespeare,
mi domando: Robby the Robot è un Calibano servizievole? la risposta
è probabilmente no, perché il robot è stato fabbricato da Prospero
e non ha una sua propria volontà, la storia di Calibano è del tutto
diversa, Calibano era già sull'isola prima dell'arrivo di Prospero.
Forse Robby è più vicino ad Ariel, del quale però non condivide la
natura aerea. 8) Isabelle Pasco non è bella come la ricordavo,
soprattutto nel viso 9) la voce di Miranda è un'eco lontana,
doppiata dal narratore 10) il narratore legge tutto ciò che non è
Prospero
11) Gonzalo è interpretato da Erland Josephson, che però appare poco, molto sprecato, un vero peccato. Il fratello di Prospero è affidato a un attore francese caratterista, Blanc, che appare in molti film di quel periodo; è anche con Benigni nei suoi primi film da regista. Anche Blanc è quasi irriconoscibile, direi sprecato anche lui anche se con meno dispiacere rispetto a Josephson. 12) Ariel è interpretato da diversi attori, acrobata bambino mimo attore... Non sempre un'idea felice, la sua pipì infinita all'inizio del film è una gag di grande tristezza, più avanti a tratti sembra Harpo Marx quando fa il pediluvio nelle noccioline in "Duck soup". 13) Molto goffe danze e posizioni yoga di Calibano, ballerino ballabiotto; questo modo di rappresentare Calibano è una scelta del tutto incomprensibile che conferma il cattivo gusto, o peggio, di Peter Greenaway. 14) Molto belle invece le scene della "processione" di Prospero, che sono state ricomposte nel cortometraggio "A walk through Prospero's library": in venti minuti, tolti tutti gli orpelli, Greenaway ci fa vedere il film che avrebbe potuto fare e che invece non ha fatto. Peccato, impostato così "Prospero's book" sarebbe stato un capolavoro. 15) Il titolo scelto dal distributore italiano, "L'ultima tempesta", è di quelli che fanno ben capire l'ignoranza e l'incompetenza, e il pressappochismo, di molti di quelli che in Italia hanno, e avevano, nelle mani il destino del cinema e di tutto il mondo degli audiovisivi. Il fatto che sul dvd non ci sia il sonoro originale, e che quindi ci sia negato il piacere di ascoltare la voce di John Gielgud dopo aver pagato il dvd, è l'ennesima conferma di questa imperante sciatteria italo-berlusconian-leghista, la vera rovina dell'industria culturale del nostro Paese. 16) in "A walk through Prospero's library", che riprende la sequenza iniziale di "Prospero's books", la musica è di Philip Glass, e non più di Nyman.
11) Gonzalo è interpretato da Erland Josephson, che però appare poco, molto sprecato, un vero peccato. Il fratello di Prospero è affidato a un attore francese caratterista, Blanc, che appare in molti film di quel periodo; è anche con Benigni nei suoi primi film da regista. Anche Blanc è quasi irriconoscibile, direi sprecato anche lui anche se con meno dispiacere rispetto a Josephson. 12) Ariel è interpretato da diversi attori, acrobata bambino mimo attore... Non sempre un'idea felice, la sua pipì infinita all'inizio del film è una gag di grande tristezza, più avanti a tratti sembra Harpo Marx quando fa il pediluvio nelle noccioline in "Duck soup". 13) Molto goffe danze e posizioni yoga di Calibano, ballerino ballabiotto; questo modo di rappresentare Calibano è una scelta del tutto incomprensibile che conferma il cattivo gusto, o peggio, di Peter Greenaway. 14) Molto belle invece le scene della "processione" di Prospero, che sono state ricomposte nel cortometraggio "A walk through Prospero's library": in venti minuti, tolti tutti gli orpelli, Greenaway ci fa vedere il film che avrebbe potuto fare e che invece non ha fatto. Peccato, impostato così "Prospero's book" sarebbe stato un capolavoro. 15) Il titolo scelto dal distributore italiano, "L'ultima tempesta", è di quelli che fanno ben capire l'ignoranza e l'incompetenza, e il pressappochismo, di molti di quelli che in Italia hanno, e avevano, nelle mani il destino del cinema e di tutto il mondo degli audiovisivi. Il fatto che sul dvd non ci sia il sonoro originale, e che quindi ci sia negato il piacere di ascoltare la voce di John Gielgud dopo aver pagato il dvd, è l'ennesima conferma di questa imperante sciatteria italo-berlusconian-leghista, la vera rovina dell'industria culturale del nostro Paese. 16) in "A walk through Prospero's library", che riprende la sequenza iniziale di "Prospero's books", la musica è di Philip Glass, e non più di Nyman.
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