mercoledì 8 febbraio 2012

Mario Monicelli ( III )

Sui film di Monicelli, così come su quelli di Risi e Comencini, non ho mai preso molti appunti, più che altro perché di prendere appunti non c’è un gran bisogno, la narrazione è sempre lineare e comprensibile, gli attori sono ottimi, si capisce tutto senza problemi. L’unico problema, per i nati del Duemila, comincia ad essere il passare del tempo: bisognerà cominciare a parlare della Storia recente, per esempio, o spiegare alcune battute, parlare degli oggetti che non si usano più e che non si vedono più... Comunque sia, metto qualche riga sui film di Monicelli che mi hanno più interessato, promettendomi di approfondire in futuro.
Totò e Carolina (1955 Totò, Annamaria Ferrero, A.Foà) ***
Soggetto di Ennio Flaiano. Scritto da Age, Scarpelli, Sonego, Monicelli
Uno dei film più apertamente politici di Monicelli. Il fatto che vi partecipi Totò non deve sorprendere: gli piaceva il suo personaggio, e con ottime ragioni perché gli dava la possibilità di recitare veramente, e non di limitarsi a smorfie e battute. A questo proposito, si può osservare che molte battute ormai proverbiali, compresi gli infiniti giochi di parole, passano ormai per essere “di Totò”: ma Totò ha sempre avuto ottimi scrittori e umoristi che gli scrivevano le battute e le scene che interpretava. Cito qualche nome a caso: Marcello Marchesi, Vittorio Metz, lo stesso Monicelli, perfino Federico Fellini (che fu per molti anni lo scrittore di fiducia di Aldo Fabrizi), la lista sarebbe molto lunga. Naturalmente, Totò ci metteva sempre molto di suo: ma questo è quasi inutile dirlo.
I soliti ignoti (1958, V.Gassman, Totò, M.Mastroianni, C.Gravina) ****
Scritto da Age, Scarpelli, Suso Cecchi D’Amico, Monicelli
Film divertente come pochi, uno dei più famosi di Monicelli, sempre bello da rivedere; inutile soffermarsi più di tanto. Il seguito, “Audace colpo dei soliti ignoti” del 1959, è stato firmato da Nanni Loy.
La grande guerra (1959 V.Gassman, A.Sordi. S.Mangano, Romolo Valli) ****
Scritto da Age, Scarpelli, Monicelli, Luciano Vincenzoni
Un altro capolavoro, sul quale prima o poi dovrò mettere in ordine le mie idee. Uno dei pochi film veramente belli di Alberto Sordi, insieme a “Una vita difficile” di Risi e “Riusciranno i nostri eroi...” di Scola è uno dei rari film in cui il personaggio interpretato da Sordi ha un’evoluzione positiva. La “grande guerra” è ovviamente quella del 1915-18: che prima del 1940 veniva chiamata in questo modo, e non “prima guerra mondiale”, per l’ovvia ragione che non si sapeva ancora che ce ne sarebbe stata una seconda.
Boccaccio '70 (1962 - episodio Renzo e Luciana) ***
Scritto da Giovanni Arpino, Italo Calvino, Suso Cecchi D’Amico
Breve, simpatico, con una bella sequenza al cinema che rende bene lo spirito e il modo con cui si andava a vedere i film. Gli attori Marisa Solinas e Germano Gilioli interpretano due ragazzi appena sposati che però sono ancora costretti a vivere coi genitori. In questo film a episodi c’è anche “Le tentazioni del dottor Antonio” di Fellini, con Anita Ekberg e Peppino De Filippo. Gli altri episodi sono di Luchino Visconti (Il lavoro) e di Vittorio De Sica (La riffa).
L'armata Brancaleone (1966 V.Gassman, GM Volontè, C.Spaak, F.Lulli) ****
Brancaleone alle crociate (1970 V.Gassman, S.Sandrelli, A.Celi, L.Proietti) ****
Sceneggiatura di Agenore Incrocci, Mario Monicelli, Furio Scarpelli (idem per entrambi i film)
Due capolavori, e due tra i miei film preferiti, con mia lieve preferenza per il secondo episodio. Ne ho già parlato a parte, ma non c’è molto da dire o da spiegare, ormai sono due classici e il divertimento è sempre assicurato.
La ragazza con la pistola (1968 M.Vitti, C.Giuffré) **
Scritto da Rodolfo Sònego e Luigi Magni.
Non è il mio genere...Primo ruolo comico per Monica Vitti, dopo i film con Antonioni.
Vogliamo i colonnelli (1973 U.Tognazzi, C.Dauphin, Carla Tatò) ***
Scritto da Age, Scarpelli, Monicelli.
Un film importante, con un grande Tognazzi, che cerco di rivedere da molto tempo, ma ogni volta mi sfugge. In tv passa poco, e quelle poche volte mi succede sempre che non funzioni il videoregistratore, che gli orari non vengano rispettati dalla tv che lo trasmette, che vada via la corrente mentre lo registro a notte fonda, eccetera. Insomma, sarò costretto a comperare il dvd.
Romanzo popolare (1974 U.Tognazzi, O.Muti, M.Placido) ***
Scritto da Age, Scarpelli, Monicelli – musiche di Jannacci
In questo film, Ugo Tognazzi è un operaio che sposa una ragazza molto più giovane di lui. Un soggetto molto politico in partenza, che finisce però per virare sulla commedia. L’impressione è che Monicelli abbia mirato un po’ troppo in alto, nelle mani di Germi o di Petri, forse anche di Ferreri, poteva essere un capolavoro; qui si gioca più che altro sulla bravura e sulla simpatia degli attori, e si finisce troppo spesso dalle parti dei film di Lina Wertmüller, del tipo “Mimì metallurgico”, che riscuotevano grande successo negli stessi anni.
(continua)

2 commenti:

Matteo Aceto ha detto...

Ah, allora i problemi descritti in "Vogliamo i colonnelli" non capitano soltato a me! Ricordo, in particolare, la prima volta che ho visto "Blade Runner" di Ridley Scott: per i motivi più kafkiani, questo celebre film di fantascienza mi sfuggiva sempre, finché, anni dopo, ho scucito 29mila lire e ho comprato la vhs originale.
Tornando a Monicelli: di "Boccaccio '70" ho visto soltanto gli episodi "La riffa" e "Le tentazioni del dottor Antonio" (questo circa 3 volte); mi sono invece arenato con l'episodio di Visconti, proprio non ce l'ho fatta...

Giuliano ha detto...

penso che le tv abbiano ancora una certa paura a trasmetterlo... il "qualcuno" che potrebbe offendersi è ancora in circolazione, lui o i suoi discendenti, ministri, assessori, sindaci, eccetera