domenica 15 agosto 2010

Kubrick galleria d'arte

2001: A Space Odyssey (1968) Regia: Stanley Kubrick. Sceneggiatura: Stanley Kubrick e Arthur C. Clarke (tratto dal suo racconto «La sentinella») Fotografia: Geoffrey Unsworth. Assistente alla fotografia: John Alcott . Montaggio: Ray Lovejoy. Scenografia: Tony Masters, Harry Lange, Ernie Archer. Effetti speciali (ideazione e direzione): Stanley Kubrick. Effetti speciali (supervisione generale): Wally Veevers, Douglas Trumbull, Con Pederson, Tom Howard. Interpreti: Keir Dullea (astronauta Bowman), Gary Lockwood (astronauta Poole), Douglas Rain (la voce di HAL 9000), Daniel Richter (la scimmia che guarda la luna), William Sylvester (dottor Floyd), Leonard Rossiter (Smylov), Margaret Tyzack (Elena), Robert Beatty (Halvorsen). Durata originale: 161 minuti (nei cinema: 141 minuti)

Come finisce il viaggio verso Giove dell’astronauta Bowman? Ormai sono passati quarant’anni e penso che si possa dirlo: quella stanza bianca in stile neoclassico e barocco è uno dei finali più spiazzanti e sconvolgenti della storia del cinema.
In quella stanza, oltre agli arredi che di per sè meritano un post a parte, vediamo statue e quadri appesi alle pareti. Usando il computer e il fermo immagine, ho provato a dare un nome a quei dipinti, ma per me è troppo difficile, questa è roba per esperti.

Curiosando su internet, ho scoperto che un tentativo come il mio è già stato fatto nel 2003 da un signore che si chiama Robin O’Leary, che ha individuato quattro diversi dipinti ma senza riuscire a identificarli: non so se esista qualche altro libro o sito che sia riuscito nell’impresa, che rischia di appassionare e di diventare un piccolo impegno quotidiano. Forse con una bella biblioteca a disposizione, chissà: ma può anche darsi che Kubrick abbia fatto come Fellini, affidando a dei pittori viventi il compito di creare dei “falsi” in stile settecentesco, e in questo caso le ricerche sarebbero inutili (a parte il piacere di sfogliare dei libri d’arte, va da sè).

Di certo, siamo nel ‘700: verrebbe da pensare ai grandi pittori inglesi di quegli anni, Thomas Gainsborough, Joshua Reynolds, Peter Lely: ma lo stile sembra diverso, più francese. E curiosando verso Fragonard, Boucher, Chardin, Watteau, le tappezzerie di Fontainebleau e di Versailles, si trova in effetti qualcosa di più somigliante. Qualcosa di simile lo si vede anche in certe cose di Goya o di Delacroix, ma siamo già nell’800 e la differenza di stile comincia a diventare evidente; lo stesso discorso si può fare per la fine del ‘600, olandesi e fiamminghi, Velazquez. Scarterei anche Hogarth, inglese e settecentesco ma troppo diverso.

Insomma, non so che cosa dire e cerco aiuto: ma qualche riga di testo dovevo pur mettercela. Buone ricerche, e se trovate qualcosa fatemelo sapere.
PS: alcuni dipinti che ho trovato e che vagamente somigliano a quelli di Kubrick: Gérard (Maria Luisa e il figlio di Napoleone), Poussin (Orfeo), la Pompadour vista da Quentin de la Tour, un dipinto del 1750 opera di Marco Ricci, e un Watteau, il famosissimo ritratto di Gilles.




2 commenti:

whatsgoingon ha detto...

questo post mi ricorda certi racconti di borges.

Giuliano ha detto...

...dovrò mica preoccuparmi?
:-)
grazie per il passaggio e il commento!
(PS: ho letto moltissimo di Borges e di Bioy Casares, quindi so per certo che non gli somiglio per niente...)