lunedì 16 agosto 2010

Kubrick cartoon

2001: A Space Odyssey (1968) Regia: Stanley Kubrick. Sceneggiatura: Stanley Kubrick e Arthur C. Clarke (tratto dal suo racconto «La sentinella») Fotografia: Geoffrey Unsworth. Assistente alla fotografia: John Alcott . Montaggio: Ray Lovejoy. Scenografia: Tony Masters, Harry Lange, Ernie Archer. Effetti speciali (ideazione e direzione): Stanley Kubrick. Effetti speciali (supervisione generale): Wally Veevers, Douglas Trumbull, Con Pederson, Tom Howard. Interpreti: Keir Dullea (astronauta Bowman), Gary Lockwood (astronauta Poole), Douglas Rain (la voce di HAL 9000), Daniel Richter (la scimmia che guarda la luna), William Sylvester (dottor Floyd), Leonard Rossiter (Smylov), Margaret Tyzack (Elena), Robert Beatty (Halvorsen). Durata originale: 161 minuti (nei cinema: 141 minuti)

Ragionando sui tapiri che appaiono all’inizio di “2001 odissea nello spazio” (il tapiro è stretto parente dei cavalli, ed è uno dei mammiferi più antichi esistenti sulla terra: per questo fu scelto da Kubrick per rappresentare l’inizio del nostro mondo), mi sono chiesto: ma, e se invece delle scimmie fosse stato il tapiro a toccare il monolite? Magari una leccatina, una toccatina con la proboscide?
Più avanti ho scoperto che non ero stato il solo ad avere una simile fantasia: i fumettisti francesi Forest e Gillon avevano già disegnato delle tavole con un tapiro umanoide. Eccolo qui: la tavola viene da Alterlinus del maggio 1976, e si tratta, se non ricordo male, degli stessi autori che si erano inventati anni prima la più famosa Barbarella, che ebbe l’onore di un film con Jane Fonda (e anche con Ugo Tognazzi, ma in questa storia non c’è Barbarella, non c’è Jane Fonda, e – triste ma vero - non c’è nemmeno Ugo Tognazzi...).


Invece Sydney Jordan, fumettista famoso per le storie fantascientifiche di Jeff Hawke, si inventa un pianeta dove delle piccole scimmie sono state istruite da una civiltà misteriosa per spiegare all’umanità la sua origine: la tavola viene sempre da Alterlinus, anno 1975, e non saprei dire se sia stata pensata prima o dopo la visione del film di Kubrick. Jordan disegnò questi fumetti per un lungo periodo, dal 1954 al 1974; il film di Kubrick è del 1968.
Con Jim Meddick (maggio 1999, dal mensile “Linus”) siamo al limite dell’irriverenza e forse anche (perché no) della blasfemia. Io che sono un fedelissimo di Kubrick, quando ho visto queste strip mi sono messo subito a ridere (soprattutto per la prima, quella con gli Antenati; l’altra mi piace di meno) e ho pensato che anche Kubrick, se ha fatto in tempo a leggerle, si sarà subito messo a ridere. Anche lui, of course: come si fa a non ridere? (la striscia di Meddick si chiama “Robotman”).
D’altronde, chi pensa a Stanley Kubrick come persona serissima e poco incline all’umorismo si sbaglia di grosso, e gli esempi non mancano. Rimanendo in tema, metto qui due fermo immagine da “2001 Odissea nello spazio”, di quelli meno famosi, che mostrano il comandante Floyd, in viaggio verso la Luna o forse verso Clavius, intento a leggere importantissime istruzioni. Il perché siano così importanti lo lascio decifrare a voi, direi che non serve nemmeno sapere l’inglese.
PS: ricordo che facendo clic sulle immagini si può vedere tutto ingrandito.

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