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La prima scena del film è l’accampamento dei banditi, ma nell’opera di Auber si inizia dal minuto 7 del film, il coro fuori dall’osteria. Nel film, si comincia con Fra Diavolo che racconta ai suoi il viaggio accanto a Lady Pamela, e in flashback lo vediamo mentre canta una barcarola, che nell’opera è sempre nel primo atto, ma molto più avanti. La voce, nella versione italiana, è sempre quella del grande baritono Tito Gobbi; che a dire il vero qui è un po’ fuori posto, ci vorrebbe una voce più leggera:
Per riveder la bella
non bada alla procella
il fido barcarolLa procella, cioè la tempesta di mare (è una parola italiana!) nei testi dell’opera lirica c’è sempre, fin dal ‘700 di Haendel: “Tuoni, fulmini, e procelle!” dice il recitativo di Serse, subito prima del famosissimo "largo".
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Sempre in scena sesta, Fra Diavolo arriva travestito da Marchese, coi suoi assistenti; nel film siamo al minuto 31, ed è anche il momento in cui conosciamo il Toro, personaggio tutt’altro che secondario (vedi il finale!). Diecimila lire di ricompensa (minuto 27) è la taglia sulla testa del brigante Fra Diavolo.
Segue una serie di gags fino al minuto 40, con i tentativi di ribellione di Stanlio e la mancata consegna di Fra Diavolo alle autorità; al minuto 42 c’è “naso nasino nasello” e gags imperdibili fino al minuto 52 dove c’è Zerlina allo specchio, che è la scena chiave del film e dell’opera. Qui Zerlina (la figlia dell’oste) pensa di essere da sola e si contempla allo specchio, trovandosi decisamente bella; invece è spiata da Fra Diavolo e dai suoi aiutanti.
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(...) Sì, domani, sì, domani
noi sarem marito e moglie
ei la mano mi darà... (...)
Grazie al ciel, per una serva
questa vita non c’è mal;
non ne sono malcontenta,
no davvero, non c’è mal.Quest’ultima strofa (“grazie al ciel per una serva...”) sarà poi cantata da Stanlio ubriaco nel finale, e farà capire a Zerlina e al fidanzato Lorenzo che in quel momento la ragazza non era da sola; quindi c’è qualcosa che non torna. E’ il preludio allo smascheramento definitivo di Fra Diavolo / Marchese di san Marco, e "vita" va inteso nel senso di "giro vita": l'attrice che interpreta Zerlina si chiama Lucille Brown ed è davvero ben scelta.
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Dal minuto 63 comincia la scena della cantina (un capolavoro assoluto, uno dei vertici della storia del cinema: ma cosa lo dico a fare?) alternata ai corteggiamenti di FraDiavolo.
Quest’aria di Fra Diavolo (molto lunga, anzi troppo lunga) nell’opera di Auber è all’inizio dell’atto terzo. E’ il brigante che ragiona fra sè e sè; ne riporto i versi più comprensibili:
...ho per soggetti / i viaggiatori;
per tributari / i passegger:
no no, nessun di lor mi sfugge...
A proposito, il vino che si beve il vecchio Stan è un Chateau Lafitte del 1710: si direbbe un bianco (così si dice nel film, ma trovare un vino francese a Terracina sembra poco probabile).
Al minuto 77 la grande scena delle risate, poi Zerlina riconosce la sua canzone, e confessa i suoi sospetti a Lorenzo; da qui in avanti, il finale. Il film segue quindi molto fedelmente la trama dell’opera lirica di Auber, ma Stan Laurel e Oliver Hardy con le loro invenzioni rendono inutile (e anche un tantino pesante) capire cosa succede veramente; e Dio li benedica per sempre per le loro invenzioni. Con altri film non sarà così (“I figli del deserto” ma anche “Way out West” hanno trame ben costruite), ma Fra Diavolo va preso per quello che è con tutti i suoi difetti ma con la presenza inarrivabile dei due più grandi attori e autori di tutta la storia del cinema.
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Molti anche i film seri sul brigante Michele Pezza: cito i principali, un Fra Diavolo francese del 1931 (regia di Mario Bonnard), un Fra Diavolo del 1942 per la regia di Luigi Zampa, un Mario Soldati del 1950 (titolo “Donne e briganti”), e non può mancare alla lista un altro film comico, “I tromboni di Fra Diavolo”, anno 1962, regia di Giorgio Simonelli, con Raimondo Vianello, Ugo Tognazzi, e un bel manipolo di caratteristi e di belle donne (mai capito perché Vianello e Tognazzi dicessero che erano brutti film: io mi ci diverto sempre molto, quando mi capita di vederli in tv).
PS: due miei pareri personalissimi: l'attore che interpreta Fra Diavolo si chiama Dennis King, e mi è sempre stato molto antipatico. Anche Lady Pamela (Thelma Todd) non è che sia un mostro di simpatia, ma quantomeno un po' di impegno ce lo mette.
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4 commenti:
Non so perché, forse i due l'hanno riproposta in altri film, ma la scena della cantina è nel mio immaginario cinefilo fin dall'infanzia.
ciao Gegio! la scena della cantina è solo qui, la tv la trasmetteva spesso anche senza il resto del film; ed è un peccato che i nati nel 2000 non la possano conoscere...
C'è però una scena simile in "La ragazza di Boemia", dove Stan fa tutto da solo mentre travasa "a canna" dalla botte nelle bottiglie.
Ah ecco, una più bella dell'altra.
Li ho appena guardati tutti e due, anzi tre con "I fanciulli del West"! Penso che sia la cinquantesima volta per ognuno dei film, e sono sempre belli come la prima volta
:-)
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