lunedì 11 novembre 2019

Kes


 
Kes (1969) Regia di Ken Loach. Soggetto di Barry Hines. Sceneggiatura di Barry Hines, Ken Loach, Tony Garnett. Fotografia di Chris Menges. Musiche di John Cameron. Interpreti: David Bradley, Freddie Fletcher, Lynn Perrie, Colin Welland, Brian Glover, ragazzi e bambini. Durata: 110 minuti
 
Kes è un falco, per la precisione un gheppio, che viene allevato e istruito da un ragazzo, poco più che bambino, nello Yorkshire; ed è uno dei film più belli di Ken Loach (e non solo). Il soggetto viene da un romanzo di Barry Hines che si intitola "A kestrel for a knave". Kestrel è proprio il nome del gheppio in inglese, e Kes è il nome del falco (diminutivo). Il nome scientifico è "Falco tinnunculus", gheppio; "knave" è fante, o furfante, probabilmente con riferimento all'ambiente in cui cresce il ragazzino.

 
Loach inserisce il tema della falconeria  nell'ambito della scuola e della famiglia. Senza padre, il protagonista Billy Casper ha la mamma e un fratello maggiore (fratello solo da parte di madre) già adulto e poco simpatico, oltretutto invischiato in giri più o meno loschi legati alle scommesse sulle corse di cavalli. La falconeria è un tema che per me rimanda subito a Boccaccio (Decameron: giornata quinta, nona novella, "La novella del falcone") anche per i colori autunnali e per il finale tragico e mesto. Per la scuola, il film finisce col ricordare "Diario di un maestro" di Vittorio De Seta, girato praticamente in contemporanea, e anche i romanzi di Charles Dickens per le bacchettate sulle dita a scuola e per il rapporto fra bambini e adulti e fra i ragazzi stessi. Sono scene in cui è facile riconoscersi, anche con una certa sofferenza: il professore di ginnastica un po' stupido e gli spogliatoi con scherzi pesanti fanno parte dei ricordi di quasi tutti. So anche che c'è a chi piace questo mondo, io spero da sempre che sparisca ma dopo cinquant'anni mi tocca constatare che troppo spesso come mentalità siamo ancora fermi lì. Non mancano i momenti comici, come sempre in Ken Loach; e non manca neanche la partita di calcio (siamo in Inghilterra, il football è nato lì). Alcune scene di rock-pub (comico naturale) fanno pensare al Milos Forman di "Taking off"; simpatica la scena iniziale dove Billy legge i fumetti.

 
Kes arriva al minuto 14 circa; Billy lo prende dal nido arrampicandosi su un muro fatiscente. Impara come nutrirlo e addestrarlo da un libro; riuscirà nell'impresa e prenderà bei voti a scuola raccontando la sua storia, in una delle scene più belle del film. E' un film sulla caccia, a molti non piacerebbe oggi ma era un mondo realmente esistente; anche prendere gli uccellini dal nido (non solo i gheppi) era pratica comune. Quello che dovrebbe scandalizzare, e muovere le coscienze, è che oggi i posti dove erano così frequenti alberi e uccelli sono stati in gran parte cementati e asfaltati, magari per far posto a ipermercati e svincoli autostradali; ma qui sto uscendo dall'ambito del film e mi fermo.

 
Anche le sequenze a scuola mostrano cose non piacevoli, con il preside che bacchetta Billy e altri ragazzi per le sigarette, il professore di ginnastica imbecille, gli scherzi sotto la doccia... Si può far notare che "bacchettare" qui va preso alla lettera, una bacchetta rigida con la quale colpire i ragazzi sulle dita delle mani.

 
Il protagonista, l'attore ragazzo David Bradley (poi farà davvero l'attore) è piccolo e magro e ricorda a tratti Andrea Balestri, il Pinocchio di Comencini, ma è sui quattordici anni. Il film è parlato nel dialetto dello Yorkshire; Disney propose una versione col lieto fine a Barry Hines ma Hines si oppose.

 
"Kes" era visibile fino a poco tempo fa su youtube ma in una brutta edizione: sembra ripresa da un telefonino, ma è comunque meglio di niente. Il pensiero corre a chi detiene i diritti e non lo rende visibile, e soprattutto alla Rai, servizio pubblico, che dovrebbe scegliere con maggiore attenzione (e maggiore amore verso il cinema) i film che trasmette, oltretutto avendo a disposizione reti che trasmettono ventiquattro ore su ventiquattro per ogni santo giorno dell'anno. Su youtube ci sono comunque anche sequenze intere tratte dalla versione integrale, che mostrano la magnifica fotografia e fanno intuire la grande bellezza del film.
 

 



(le immagini vengono dal sito www.imdb.com )



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