Amazing grace (2006) regia di Michael
Apted. Scritto da Steven Knight Fotografia di Remi Adefarasin.
Musiche per il film di David Arnold. Interpreti: Ioan Gruffudd
(Wilberforce), Benedict Cumberbatch (Pitt), Albert Finney (John
Newton), Youssou N'Dour (Olaudah Equiano), Rufus Sewell (Thomas
Clarkson), Romola Garai (Lady Wilberforce), Michael Gambon (Lord
Fox), Ciaran Hinds (Lord Tarleton), Toby Smith (Clarence), Jeremy
Swift (maggiordomo). Durata: 110 minuti
3.
Tra i personaggi principali di "Amazing
grace" c'è anche William Pitt (1759-1806), che fu primo
ministro inglese in due periodi, dal 1783 al 1801 e poi dal dal 1804
alla sua morte, due anni dopo. Va notato che all'epoca della sua
prima nomina aveva solo ventiquattro anni, da qui la scelta di un
attore molto giovane come Benedict Cumberbatch. Anche suo padre,
stesso nome e cognome, era stato primo ministro. William Pitt jr è
un personaggio storico molto importante e molto famoso, basti pensare
che è stato testimone o protagonista diretto di eventi come
l'indipendenza degli Stati Uniti d'America, la Rivoluzione Francese e
le guerre napoleoniche. Nell'ottobre 1805 Nelson vince a Trafalgar,
poi ci sarà la sconfitta di Austerlitz. Pitt muore poco tempo dopo:
era stato per tutta la vita debole di salute, non si era mai sposato
e non aveva figli. Il nuovo premier fu Lord Grenville.
William Pitt sostenne l'amico
Wilberforce nella sua lotta per l'abolizione della tratta degli
schiavi, ma senza mai vincere in Parlamento; l'abolizione fu però
approvata nel 1807, un anno dopo la morte di Pitt.
- Thomas Clarkson (1760-1846),
interpretato nel film da Rufus Sewell, fu un altro politico inglese
che lottò per l'abolizione della tratta degli schiavi. Ebbe dei
problemi in Gran Bretagna perché era simpatizzante della Rivoluzione
Francese, e continuò la sua attività per l'emancipazione degli
schiavi anche dopo l'abolizione del 1807.
- Charles James Fox (1749-1806),
interpretato da Michael Gambon, fu avversario politico di Pitt per
tutta la sua vita, ma fu anche sostenitore dell'indipendenza
americana, simpatizzante della Rivoluzione Francese, e favorevole
all'abolizione della tratta degli schiavi.
Non appare nel film Granville Sharp
(1735-1813) che fu un altro importante attivista inglese nella lotta
per l'abolizione della tratta degli schiavi. Prese posizione nel
processo sul massacro di Zong, fu costantemente informato da Gustavus
Vassa e visse per lungo tempo in Sierra Leone.
Altre notizie storiche utili per capire
"Amazing grace": nel 1791 ci fu la prima grande rivolta
degli schiavi, a Santo Domingo; nel 1804 nasce la prima repubblica
fondata dagli ex schiavi neri, Haiti.
Nel 1807 viene abolita la tratta degli
schiavi in Gran Bretagna; negli anni successivi il predominio inglese
sull'Atlantico spinge anche altri paesi europei sulla stessa strada.
La tratta degli schiavi finisce però solo nell'emisfero nord;
continua invece, soprattutto verso Brasile e Usa, nell'emisfero sud.
Dal 1824 l'abolizione dello schiavismo arriva anche nelle colonie: la
prima è la Spagna, poi arrivano gli inglesi (1833), i francesi
(1848), gli olandesi (1863). Per gli Usa sarà necessaria la Guerra
di Secessione; Lincoln firma la legge nel 1865. Il commercio degli
schiavi non si ferma, centro importante della tratta è Zanzibar dove
opera Tippu Tip, famigerato mercante arabo swahili, che fu tra le
altre cose di aiuto all'esploratore Henry Stanley. Tippu Tip è molto
potente, ha un suo esercito personale ed è spietato e tirannico; è
molto abile ed è anche un vero e proprio "demonio in terra",
ed è ben strano che il cinema non si sia mai occupato di lui. Gli
inglesi continueranno a sfruttare lo schiavismo, ma non in prima
persona: è prodotto da schiavi il cotone delle grandi industrie
tessili britanniche, per esempio, ed è così anche per il
rifornimento delle materie prime (legno, rame, metalli vari) e delle
pietre preziose, diamanti e smeraldi.
Così wikipedia conclude la biografia
di William Wilberforce: Se il commercio fu abolito, la schiavitù
continuò, e fu contrastata dagli stessi attivisti che avevano
appoggiato l'abolizione della tratta. Nel 1833 Wilberforce presentò
un'ultima petizione: il 26 luglio fu approvata l'abolizione della
schiavitù nelle colonie britanniche e dopo tre giorni William
Wilberforce si spense. Riposa oggi nella cattedrale di Westminster
accanto all'amico William Pitt il Giovane.
Il cast: Wilberforce è affidato al
gallese Ioan Gruffudd, William Pitt è Benedict Cumberbatch. La
moglie di Wilberforce (Barbara Spooner) è Romola Garai. Il monaco
John Newton, ex capitano di navi negriere, è il grande Albert
Finney. Lord Charles Fox è Michael Gambon (si schiererà con
Wilberforce, facendo scalpore). Rufus Sewell interpreta Thomas
Clarkson, apostolo dell'abolizionismo con simpatie per la Rivoluzione
Francese. Youssou N'Dour interpreta Olaudah Equiano / Gustavus Vassa.
Ciaran Hinds è Lord Tarleton, nemico degli abolizionisti; il Duca di
Clarence è Toby Smith, piccolo di statura ma attore formidabile.
Alle terme (Bath?) la giovane Barbara Spooner viene presentata a
Wilberforce da Henry Thornton (l'attore è Nicholas Farrell) e da sua
moglie Marianna (attrice Sylvestra Le Touzel). Il maggiordomo di
Wilberforce, al quale spettano molte belle scene, è affidato a
Jeremy Swift, altro attore eccellente.
Il
regista Michael Apted è inglese, nato nel 1941; ha diretto
moltissimi film e telefilm (il sito www.imdb.com conta 78 titoli) con
una produzione molto discontinua, titoli come Gorilla nella nebbia,
Chiamami Aquila, Gorky Park, Il segreto di Agatha Christie, Cuore di
tuono. Lo sceneggiatore Steven Knight, inglese nato nel 1959, ha
lavorato molto soprattutto per la tv.
"Amazing
grace" è un film molto bello, da vedere più volte, con una
ricostruzione storica molto accurata (direi Hogarth come punto di
riferimento, per le sequenze in Parlamento).
Purtroppo i diritti
italiani del film "Amazing grace" sono di proprietà di
La7, che lo trasmette malissimo. Non solo le interruzioni
pubblicitarie, ma titoli e scritte un po' dappertutto, orari
improbabili, tutta una serie di dispetti allo spettatore che fanno
passare la voglia di guardare anche i più grandi capolavori. Non ho
mai capito, per esempio, quelle scritte tipo "I classici"
per tutta la durata del film, o il titolo del film sempre in evidenza
(La7 e le altre reti che lo fanno ipotizzano forse spettatori
cretini, che non sono capaci di usare i tasti del telecomando?). Ma
qui mi fermo, non mi resta che dire che se volete vedere "Amazing
grace" cercatelo altrove, evitando La7 e le altre reti simili.
Chiudo con i versi
più famosi dello spiritual di John Henry Newman:
I once was lost
and now I'm found
(qui per l'ascolto)
Le mie fonti: i documentari delle serie
"Slavery Routes" di Daniel Cattier, Juan Gélas e Fanny
Glissant (Arte France, 2018) e wikipedia.it , oltre a imdb.com dal
quale ho preso anche le immagini del film.
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