Amazing grace (2006) regia di Michael
Apted. Scritto da Steven Knight Fotografia di Remi Adefarasin.
Musiche per il film di David Arnold. Interpreti: Ioan Gruffudd
(Wilberforce), Benedict Cumberbatch (Pitt), Albert Finney (John
Newton), Youssou N'Dour (Olaudah Equiano), Rufus Sewell (Thomas
Clarkson), Romola Garai (Lady Wilberforce), Michael Gambon (Lord
Fox), Ciaran Hinds (Lord Tarleton), Toby Smith (Clarence), Jeremy
Swift (maggiordomo). Durata: 110 minuti
1.
"Amazing grace" è un film
molto bello e molto ben scritto, con attori eccellenti e su un
argomento importante, l'abolizione della tratta degli schiavi in
Inghilterra. Siamo tra fine '700 e inizio '800, con William Pitt
primo ministro. "Amazing grace" è una canzone ancora oggi
molto famosa, classificata tra gli spiritual: ma ha una storia molto
particolare e molto diversa da quello che siamo abituati a pensare.
Fu composta da un inglese, John Newton, che oltre ad essere musicista
fu capitano di navi negriere, e descrisse quell'orrore dopo essersi
fatto monaco. John Newton è tra i personaggi del film, interpretato
da Albert Finney.
Protagonista è il deputato inglese
William Wilberforce, amico personale di Pitt e suo coetaneo, che
vediamo molto giovane all'inizio del film (nato nel 1759, morirà nel
1833). Wilberforce si batte per l'abolizione della tratta degli
schiavi nell'Atlantico; impiegherà molti anni ma avrà successo e
l'Inghilterra sarà la prima nazione europea ad abolire lo
schiavismo, nell'anno 1807. Al centro della narrazione è anche una
questione legale, un processo del 1783 intentato dalla compagnia di
assicurazione Lloyd's di Londra. E' il cosiddetto "massacro di
Zong": il capitano di una nave negriera fece gettare in mare
degli schiavi vivi, allo scopo di truffare l'assicurazione. Il fatto,
accaduto nel 1780, è ricordato in molte scene del film. Il
personaggio chiave di "Amazing grace", però, oltre a John
Newton è Olaudah Equiano (1745-1797), noto anche con il nome di
Gustavus Vassa. Qualche notizia su di lui: nigeriano di origine, fu
deportato a undici anni e messo a lavorare sulle navi. All'età di 21
anni riesce a riscattarsi; ha studiato e descriverà gli orrori dello
schiavismo e della tratta atlantica in un libro di memorie che fece
scalpore. "non è mai stato un disegno di Dio, è insensato
trattare gli schiavi come cose". Insensato anche dal punto di
vista economico.
da wikipedia.it: Equiano era
particolarmente attaccato alla sua fede cristiana che aveva
abbracciato nel 1759, all'età di 14 anni, tema ricorrente nella sua
autobiografia. Diversi eventi della sua vita lo portarono a mettere
in discussione la sua fede, fin quasi a perderla del tutto dopo aver
assistito al rapimento di un cuoco nero di nome John Annis da una
nave in Inghilterra, poi torturato sull'isola di Saint Kitts. Il
nome Gustavus Vassa gli viene dato da un capitano negriero; il
"riscatto" non mette comunque Equiano al sicuro, in quanto
"negro" è sempre soggetto ad essere rapito e rimesso in
catene. Decide quindi di trasferirsi a Londra dove opera nel
movimento abolizionista, insieme a Thomas Clarkson e a William
Wilberforce, e pubblica l'autobiografia (un autentico successo, che
lo scrittore promuoverà con un tour in Inghilterra, Scozia e
Irlanda), The Interesting Narrative of the Life of Olaudah Equiano,
or Gustavus Vassa the African (1789), che rappresenta uno dei primi
esempi di letteratura africana in lingua inglese. (sempre da
wikipedia.it)
Le cronache di quegli anni raccontano
anche che nelle città portuali europee (tutte, non solo le inglesi)
i dettagli della tratta degli schiavi erano ben noti a tutti, anche
perché le navi negriere avevano un odore forte e caratteristico,
ovviamente sgradevole, che si sentiva da lontano, da molto prima che
la nave entrasse in porto. Di queste cose parlò anche John Newton.
Non solo: molti ci facevano soldi anche senza essere direttamente
coinvolti nella tratta, fin nell'entroterra francese. Ancora oggi, in
molte città di mare ci sono grandi palazzi con teste di moro come
decorazione.
sempre da wikipedia.it: William
Wilberforce (Kingston upon Hull, 24 agosto 1759 – Londra, 29 luglio
1833) è stato un politico inglese. Fu il leader del movimento contro
la schiavitù che portò nel 1807 all'abolizione della tratta degli
schiavi e infine, nel 1833, anche della schiavitù nell'impero
britannico. Orfano di padre, frequentò il St. John's College
dell'Università di Cambridge. Per scherzo nel 1780 a soli ventuno
anni si candidò e fu eletto alla Camera dei Comuni ed ebbe per
cinquant'anni un impegno politico. Il 30 aprile 1797, all'età di
trentasette anni, si sposò con Barbara Spooner da cui ebbe quattro
figli. Di famiglia anglicana, vissuto senza avere interessi biblici,
a seguito di un incontro casuale con un amico di infanzia e la
lettura di un libro trovato in una casa per le vacanze, incominciò
ad avere una netta visione biblica su Dio, su Cristo e sull'uomo.
Leggendo gradualmente il Nuovo Testamento ebbe una conversione
profonda al vangelo che cambiò radicalmente le priorità della sua
vita portandolo alla nuova nascita. Nel 1787 annunciò alla Camera
dei Comuni che avrebbe posto alla loro attenzione una mozione per
l'abolizione del commercio degli schiavi. L'opposizione durò
vent'anni ma nonostante le minacce ricevute, continuò la sua
battaglia. Nel 1807 la Camera, con applausi e ovazioni a Wilberforce,
approvò con 267 voti su 283 l'abolizione del commercio degli schiavi
(effettivo dal 1º gennaio 1808).
Nel film, Wilberforce è interpretato
da Ioan Gruffudd, mentre Equiano è affidato al famoso cantante
nigeriano Youssou N'Dour, qui in vesti di attore.
(1- continua)
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