"Infanzia, vocazione e prime
esperienze di Giacomo Casanova veneziano" (1969) Regia di Luigi
Comencini. Scritto da Suso Cecchi D'Amico e Luigi Comencini.
Fotografia di Aiace Parolin. Musiche di Fiorenzo Carpi. Interpreti:
Claudio de Kunert, Leonard Whiting (voce di Giancarlo Giannini),
Senta Berger, Maria Grazia Buccella (voce di Angiolina Quinterno),
Mario Scaccia, Raoul Grassilli, Lionel Stander, Wilfrid Brambell,
Cristina Comencini, Tina Aumont, Silvia Dionisio, Sofia Dionisio,
Clara Colosimo, Evi Maltagliati, Riccardo Cucciolla (narratore) e
molti altri. Durata: 120 minuti
"Infanzia, vocazione e prime
esperienze di Giacomo Casanova veneziano" è uno dei migliori
film di Comencini, al di là del soggetto; felicissima la scelta
delle location, ottimi gli attori, belli i costumi, girato in uno
stato di grazia che fa spesso pensare al futuro Pinocchio, anche per
le musiche di Fiorenzo Carpi. Scritto dallo stesso Comencini con Suso
Cecchi D'Amico, ha per protagonisti Claudio de Kunert (Casanova
bambino, per i primi 45 minuti) e poi Leonard Whiting, che è il
Romeo di Zeffirelli, qui diciannovenne. Claudio de Kunert è molto
bravo, ma poi non ha più fatto film e sul web non ho trovato altre
notizie su di lui; Leonard Whiting è doppiato da Giancarlo Giannini,
come nel "Romeo e Giulietta" di Zeffirelli. Il film
racconta i primi anni di vita di Casanova, come è bene spiegato nel
titolo, con la morte del padre, la madre attrice molto corteggiata,
gli anni in collegio e in seminario, e l'adolescenza quando sembra
destinato a farsi prete. Casanova va molto vicino a prendere i voti,
e nel film vediamo e ascoltiamo il suo primo sermone in chiesa, che
parte dal desiderio di far conoscere le Scritture non più in latino
ma in lingua corrente, così che tutti possano capire; dati i tempi
questo suona vagamente protestante, luterano, ma termina con applausi
e una ricca questua. La volta seguente, però, la predica vedrà il
giovane Casanova (non ancora prete) arrivare sfatto e ubriaco, appena
uscito dal letto di Senta Berger. Casanova non prenderà mai i voti e
non sarà mai prete. E' probabile che il punto di partenza del film
siano le Memorie di Casanova, ma qui devo ammettere che di Casanova
non mi è mai importato molto e quindi mi sento molto impreparato; ma
questo film è molto bello e i suoi primi 45 minuti, quelli con
Casanova bambino, sono vicinissimi al capolavoro.
Gli altri attori: Maria Grazia Buccella
è Zanetta, attrice e madre disinvolta di Casanova; il padre è Mario
Peron. Mario Scaccia interpeta l'ineffabile chirurgo (una star della
chirurgia) che trapana il cranio al padre di Casanova provocandone la
morte; Raoul Grassilli è il prete che aiuta Casanova bambino; Lionel
Stander è un altro prete che verrà affiancato dal giovane Casanova
dopo la laurea a Padova. L'inglese Wilfrid Brambell è Malipiero,
protettore di Casanova giovane (parte consistente), Ennio Balbo è
Mocenigo. Le altre donne: Angela, la novizia che verrà abbandonata
da Casanova, è Cristina Comencini (bella e brava); Senta Berger è
la magnifica trentenne che seduce il giovane Casanova. Tina Aumont
appare nel finale, c'è Silvia Dionisio e anche Sofia Dionisio (sua
sorella) che interpreta Bettina, sorella del prete che ospita
Casanova bambino e finta indemoniata. Clara Colosimo è la nonna di
Casanova, una figura importante; Evi Maltagliati è la contessa
Serpieri.
Riccardo Cucciolla è il narratore,
voce fuori campo; c'è anche Gino Santercole e molti altri ottimi
attori. La voce di Leonard Whiting è di Giancarlo Giannini, quella
di Maria Grazia Buccella è di Angiolina Quinterno. Le musiche sono
di Fiorenzo Carpi, che inserisce nella colonna sonora anche le
canzoni da battello veneziane.
A Venezia vediamo la Giudecca e San
Polo, e il teatro San Cassiano (non più esistente) è indicato da
www.imdb.com come San Francesco della Vigna, Castello. Le ville sono
a Frascati (Villa Aldobrandini e Villa Torlonia), a Roma (Villa
Giulia), a Tarquinia e a Viterbo (Palazzo dei Papi).
Lo spettacolo dei burattini per le
suore è emiliano, con Fasolein e Sandròn.
(le immagini sono tra le poche che ho trovato on line,
ringrazio chi le ha rese disponibili)
4 commenti:
Un capolavoro, uno dei pochi film ( gli unici altri titoli che mi vengono inmente sono Barry Lyndon e I Misteri del giardino di Compton House ) che restituisca l'atmosfera di un'epoca, il '700, troppo spesso resa sullo schermo in maniera pacchiana.
Il tocco delicato di Comencini poi lo rende davvero speciale.
è ben strano che quando si parla di Comencini questo film venga sempre dimenticato o sottovalutato...
Sì, è vero, viene vista sempre come un'opera minore, chissà perché.
questo di Comencini e il Casanova di Fellini hanno spiazzato chi va in cerca di luoghi comuni.
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