sabato 28 dicembre 2019

Il giardino di mezzanotte


 
Il giardino di mezzanotte (Tom's midnight garden, 1999). Regia di Willard Carroll. Da un romanzo di Philippa Pearce. Sceneggiatura di Willard Carroll. Fotografia di Gavin Finney. Musiche di Debbie Wiseman. Interpreti: Anthony Way (Tom da ragazzo), Nigel Le Vaillant (Tom adulto), Joan Plowright (Mrs. Bartholomew), Florence Hoath (Hatty bambina), Caroline Carver (Hatty ragazza), Greta Scacchi (zia di Tom), e molti altri. Durata: 1h40' circa

Una bambina ha un amico immaginario, o forse il contrario: come vi piace, insomma. Ci sono poi una pendola magica e una porta che si apre, ma solo a mezzanotte, su un giardino incantato ma che è realmente esistito tanti anni fa. Ad aprirla di giorno, quella porta, si rischia una grande delusione: un piccolo cortile, oggetti abbandonati, galline, un meccanico al lavoro su una vecchia automobile.

 
"Il giardino di mezzanotte" è un romanzo di Philippa Pearce (inglese, 1920-2006) che mi dispiace di non aver mai letto (l'ho cercato ma non l'ho trovato); il film che ne è stato tratto nel 1999 è piuttosto bello, non un capolavoro ma piace per la chiarezza della narrazione e per la simpatia dei giovani attori e attrici. Tra gli interpreti ci sono due star del cinema inglese, Greta Scacchi e Joan Plowright; la Scacchi è molto sacrificata nel ruolo della zia del protagonista, Joan Plowright ripete un po' il suo cliché di quegli anni (l'anziana signora benevola) ma come sempre ispira simpatia. Un punto debole del film sono i costumi, soprattutto quelli fatti indossare a Greta Scacchi; belle invece le scenografie e molto ben trovato il giardino vero e gli altri luoghi scelti per il film, così come gli arredi.

 
La storia inizia con due fratelli nell'Inghilterra di inizio '900 (l'anno preciso non viene indicato); il minore si prende una malattia infettiva e deve stare in isolamento, così i genitori pensano bene di mandare il maggiore dagli zii, per la durata della malattia. Il ragazzo non ne è affatto contento, ma il palazzo dove abita la zia con suo marito si rivelerà pieno di sorprese, forse fatato. Aprendo una porta, a mezzanotte quando suona una vecchia pendola, nell'atrio a piano terra, si troverà infatti in un giardino incantato, che di giorno scompare. Lo racconta, ma non gli credono: i ragazzi di quell'età hanno una gran fantasia, commenta lo zio. Ma nel giardino di mezzanotte ci sono anche delle persone: un giardiniere, e soprattutto una bambina un po' più piccola di lui. La bambina è l'unica a vedere il ragazzo, e qui smetto di raccontare cosa succede perché è pur vero che si tratta di un libro per ragazzi (e ragazze) ma non si svela mai il finale di storie come questa.

Il regista inglese Willard Carroll, nato nel 1955, ha all'attivo altri tre film come regista ma parecchi come sceneggiatore; è sua anche la sceneggiatura di questo film. Le musiche di Debbie Wiseman sono piacevoli e molto adatte alla narrazione. Il soggetto, dal romanzo di Philippa Pearce, ha qualcosa in comune con "Il giardino segreto" di Ivy Compton Burnett, ma qui prevale l'elemento magico e il vero protagonista è il Tempo.
"Il giardino di mezzanotte" è stato realizzato in precedenza dalla tv inglese per un telefilm in sei puntate del 1989, con altri interpreti; non so se sia mai arrivato da noi ma è facile pensare che abbia avuto successo e che abbia spinto alla realizzazione del film dieci anni dopo.





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