Il giardino di mezzanotte (Tom's
midnight garden, 1999). Regia di Willard Carroll. Da un romanzo di
Philippa Pearce. Sceneggiatura di Willard Carroll. Fotografia di
Gavin Finney. Musiche di Debbie Wiseman. Interpreti: Anthony Way (Tom
da ragazzo), Nigel Le Vaillant (Tom adulto), Joan Plowright (Mrs.
Bartholomew), Florence Hoath (Hatty bambina), Caroline Carver (Hatty
ragazza), Greta Scacchi (zia di Tom), e molti altri. Durata: 1h40'
circa
Una bambina ha un amico immaginario, o
forse il contrario: come vi piace, insomma. Ci sono poi una pendola
magica e una porta che si apre, ma solo a mezzanotte, su un giardino
incantato ma che è realmente esistito tanti anni fa. Ad aprirla di
giorno, quella porta, si rischia una grande delusione: un piccolo
cortile, oggetti abbandonati, galline, un meccanico al lavoro su una
vecchia automobile.
"Il giardino di mezzanotte" è
un romanzo di Philippa Pearce (inglese, 1920-2006) che mi dispiace di
non aver mai letto (l'ho cercato ma non l'ho trovato); il film che ne
è stato tratto nel 1999 è piuttosto bello, non un capolavoro ma
piace per la chiarezza della narrazione e per la simpatia dei giovani
attori e attrici. Tra gli interpreti ci sono due star del cinema
inglese, Greta Scacchi e Joan Plowright; la Scacchi è molto
sacrificata nel ruolo della zia del protagonista, Joan Plowright
ripete un po' il suo cliché di quegli anni (l'anziana signora
benevola) ma come sempre ispira simpatia. Un punto debole del film
sono i costumi, soprattutto quelli fatti indossare a Greta Scacchi;
belle invece le scenografie e molto ben trovato il giardino vero e
gli altri luoghi scelti per il film, così come gli arredi.
La storia inizia con due fratelli
nell'Inghilterra di inizio '900 (l'anno preciso non viene indicato);
il minore si prende una malattia infettiva e deve stare in
isolamento, così i genitori pensano bene di mandare il maggiore
dagli zii, per la durata della malattia. Il ragazzo non ne è affatto
contento, ma il palazzo dove abita la zia con suo marito si rivelerà
pieno di sorprese, forse fatato. Aprendo una porta, a mezzanotte
quando suona una vecchia pendola, nell'atrio a piano terra, si
troverà infatti in un giardino incantato, che di giorno scompare. Lo
racconta, ma non gli credono: i ragazzi di quell'età hanno una gran
fantasia, commenta lo zio. Ma nel giardino di mezzanotte ci sono
anche delle persone: un giardiniere, e soprattutto una bambina un po'
più piccola di lui. La bambina è l'unica a vedere il ragazzo, e qui
smetto di raccontare cosa succede perché è pur vero che si tratta
di un libro per ragazzi (e ragazze) ma non si svela mai il finale di
storie come questa.
Il regista inglese Willard Carroll, nato nel
1955, ha all'attivo altri tre film come regista ma parecchi come
sceneggiatore; è sua anche la sceneggiatura di questo film. Le
musiche di Debbie Wiseman sono piacevoli e molto adatte alla
narrazione. Il soggetto, dal romanzo di Philippa Pearce, ha qualcosa
in comune con "Il giardino segreto" di Ivy Compton Burnett,
ma qui prevale l'elemento magico e il vero protagonista è il Tempo.
"Il giardino di mezzanotte" è
stato realizzato in precedenza dalla tv inglese per un telefilm in
sei puntate del 1989, con altri interpreti; non so se sia mai
arrivato da noi ma è facile pensare che abbia avuto successo e che
abbia spinto alla realizzazione del film dieci anni dopo.
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