sabato 6 giugno 2020

Sogno di una notte d'estate


Sogno di una notte d'estate (Sen noci svatojánské, 1959). Regia di Jiri Trnka. Tratto da William Shakespeare. Sceneggiatura di Jirí Brdecka, Josef Kainar, Jirí Trnka. Fotografia di Jirí Vojta. Musiche di Václav Trojan. Film d'animazione. Durata 1h12'

Jiří Trnka (1912-1969), praghese, è un altro dei grandi del cinema d'animazione; ha esplorato diverse tecniche ma è rimasto famoso soprattutto per i suoi lavori "a passo uno", realizzati fotogramma per fotogramma. Pare che "Sogno di una notte d'estate" sia il primo lungometraggio realizzato con pupazzi animati a passo uno; è un po' invecchiato ma ancora bello da vedere, fedele a Shakespeare ma con alcune invenzioni personali ben riuscite, e ha belle musiche scritte da Vaclav Trojan.
 
 
La migliore fra le "invenzioni" di regia è quella di Puck che trova il fiore magico tra gli dei dell'antica Grecia, o della classicità più in generale, facendo scoccare a Cupido una freccia che riesce a schivare e che va a colpire una colonna; dalla freccia nasce il fiore magico. La fantasia di Trnka e dei suoi collaboratori si esercita, come è ovvio, soprattutto sui personaggi fantastici dell'opera di Shakespeare: elenco qui sotto quelle che più mi sono piaciute. 1) Quando Oberon si accorge che Puck ha sbagliato confondendo le coppie di amanti, anche a Puck spuntano le orecchie d'asino, come a Bottom; 2) nel duello tra Demetrio e il rivale, Puck "smonta" tutto ciò che può ferire o uccidere e lo trasforma in fiori, piumini, etc 3) Puck compie molte metamorfosi anche su se stesso, oppure ne è vittima quando Oberon lo punisce 4) gli elfi sono esseri minuscoli, così come le fate; si può pensare al "piccolo popolo" degli irlandesi, ma sembrano piuttosto piccoli animali che nascono dall'erba o dall'acqua dello stagno 5) Bottom con la testa d'asino sembra quasi un coniglietto, non fa paura anche se da copione dovrebbe 6) Oberon ha un copricapo con corna di cervo, come Falstaff nel finale dell'opera di Verdi, cioè Le allegre comari di Windsor. 7) è da segnalare lo spettacolo finale degli attori, che chiude il "Sogno" così come in Shakespeare; ci sono molte libertà su Piramo e Tisbe ma non con il leone, la luna, l'uomo nella luna, il muro, che rivelano un'attenta lettura del testo originale. Lo spettacolo di Piramo e Tisbe occupa tutto il quarto d'ora finale, il che in un film di settanta minuti non è poco.

Il "Sogno di una notte d'estate" di Trnka non è propriamente un film per bambini, come si potrebbe pensare, anche se è molto grazioso; non credo che i bambini possano davvero seguire una storia così complessa. E', insomma, un film per tutti nel migliore dei sensi che si possono dare a questa frase. Non è parlato, c'è la musica e c'è una voce narrante fuori campo. Nell'originale la voce è di Rudolf Pellar, esiste una versione in inglese dove il narratore è Richard Burton (la mia fonte è www.imdb.com) e dove sono elencate le voci per tutti i personaggi, quindi è probabile che siano state aggiunte le voci in fase di doppiaggio, ma io preferisco l'originale - non conosco la lingua ceca, ma il "Sogno di una notte di mezza estate" è molto famoso (vorrei dire: lo conoscono tutti, ma so che non è così) ed è quindi facile seguire tutto anche se non si conosce la lingua.
 
 


 
 

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