sabato 9 maggio 2020

L'idiota (1941, Gerard Philipe)


 
L'idiota (1941) Regia di Georges Lampin. Liberamente ispirato al romanzo di Fiodor Dostoevskij. Sceneggiatura di Charles Spaak e Georges Raevskij. Fotografia di Christian Matras. Musiche per il film di Vladimir de Butzow e Maurice Thiriet, con inserti di Mozart. Interpreti: Gerard Philipe (Myskin), Lucien Coedel (Rogozin), Edwige Feuilliere (Nastassia), Nathalie Nattier (Aglaia), Michel André (Gania), Jean Deboucourt (Tostky), Sylvie (madame Ivolghin), Jeanne Marken (Naria), Maurice Chambreuil (generale Epancin), Tramel (generale Ivolghin), Elisabeth Hardy (Sophie), Roland Armontel (l'ivrogne-Lebedev), Mathilde Casadesus (Adelaide), Marguerite Moreno (Lizaveta Prokofievna), Janine Vienot (Alexandra). Durata: 1h33'

L'idea di un film tratto da "L'idiota" di Dostoevskij, con un grande interprete come Gerard Philipe nella parte del principe Myskin, è di quelle che accendono la fantasia e fanno sperare nel capolavoro. Purtroppo, non è così.
Il film inizia con Myskin che arriva a casa del generale Epancin, saltando tutta la scena iniziale sul treno, ed è già un errore perché la sequenza iniziale, cioè l'incontro di Myskin con Rogozin, è fondamentale per capire quello che succederà, oltre ad essere un capolavoro di scrittura. Viene cancellato anche il personaggio di Lebedev, ridotto a poco più di un predicatore ubriaco, quasi un mendicante.

 
Il Myskin di Gerard Philipe è un bel giovane con la barbetta bionda, e si presenta davanti al domestico di casa Epancin non con un fagotto in mano, come nel libro, ma con un bauletto da viaggio; poco più avanti, a casa di Gavril Ardalionovic, scopriremo cosa contiene il bauletto: un orologio a cucù. Eh sì, Myskin viene dalla Svizzera e quindi si è portato un ricordo; il generale Ivolghin, padre di Gania, lo aiuta ad appenderlo alla parete. Ancora più avanti, verso il finale, troveremo Rogozin intento a costruire un castello di carte: Nastassia sta parlando con Myskin, è una scena cruciale, ma Rogozin evidentemente si annoia e non sa come passare il tempo. Sono solo due dei dettagli che rendono deludente "L'idiot" del regista Georges Lampin, girato in tempi difficili (si era già in guerra) ma sceneggiato da autori solitamente professionali come Charles Spaak e Georges Raevskij.

 
Molte scelte sbagliate anche tra gli attori: Lizaveta Prokofievna sembra la nonna di Aglaia, e non sua madre; Nastassia è una dark lady molto convenzionale, anche se la Feuilliere è brava. Il Rogozin di Lucien Coedel è un vilain molto convenzionale, non ha la follia necessaria al personaggio (si vedano Toshiro Mifune e Gianmaria Volonté, nello stesso ruolo, nei film del 1951 e del 1959), ed è troppo anziano per la parte. Aglaia è una smorfiosa elegante, anche lei un po' troppo avanti con l'età (i protagonisti principali de "L'idiota" sono molto giovani, soprattutto le donne). Rogozin e Myskin sono solo due rivali in amore, c'è la scena in cui si scambiano le croci ma manca il dipinto di Holbein (il "Cristo morto") che rende potente il loro rapporto, quasi uno stesso personaggio diviso in due. Lebedev diventa un mendicante e predicatore, un ubriaco che importuna Rogozin in trattoria; e nel complesso è tutto troppo sbrigativo per risultare credibile, la fratellanza fra i due e la violenza, lo scambio di croci, la rivalità fra le due donne, tutto finisce per sembrare convenzionale e "L'idiota" è ridotto a uno dei tanti film passionali che andavano per la maggiore in quegli anni. 
(qui sotto, l'Aglaia di Nathalie Nattier: l'avevate immaginata così?)

 
La musica è firmata da Vladimir de Butzow e Maurice Thiriet, ma più che altro rimane in memoria Mozart, con due lunghi estratti: una Sonata per pianoforte eseguita a quattro mani dalle sorelle Epancin e "Eine kleine Nacht musik" suonata dall'orchestra nella scena della festa. I costumi sono di Marcel Escoffier, come poi sarà per lo sceneggiato Rai del 1959.
In conclusione, è un film che può ancora piacere, a patto però di non conoscere il libro di Dostoevskij.
 

 
 
 

3 commenti:

marchandedecailloux ha detto...

Dal titolo e da alcune foto mi ero già creata delle aspettative sul film...peccato! Mi è comunque piaciuta molto la tua recensione

Giuliano ha detto...

si può vedere su youtube, per te sarà più facile visto che parli bene il francese. Gerard Philipe è comunque grandissimo, se non li hai mai visti ti consiglio i film con René Clair, soprattutto Grandi manovre e La bellezza del diavolo (cioè Faust, con Michel Simon come Mefistofele)

marchandedecailloux ha detto...

Grazie mille Giuliano! Che grande risorsa che sei! 👌