L'idiota (1941) Regia di Georges
Lampin. Liberamente ispirato al romanzo di Fiodor Dostoevskij.
Sceneggiatura di Charles Spaak e Georges Raevskij. Fotografia di
Christian Matras. Musiche per il film di Vladimir de Butzow e Maurice
Thiriet, con inserti di Mozart. Interpreti: Gerard Philipe (Myskin),
Lucien Coedel (Rogozin), Edwige Feuilliere (Nastassia), Nathalie
Nattier (Aglaia), Michel André (Gania), Jean Deboucourt (Tostky),
Sylvie (madame Ivolghin), Jeanne Marken (Naria), Maurice Chambreuil
(generale Epancin), Tramel (generale Ivolghin), Elisabeth Hardy
(Sophie), Roland Armontel (l'ivrogne-Lebedev), Mathilde Casadesus
(Adelaide), Marguerite Moreno (Lizaveta Prokofievna), Janine Vienot
(Alexandra). Durata: 1h33'
L'idea di un film tratto da "L'idiota"
di Dostoevskij, con un grande interprete come Gerard Philipe nella
parte del principe Myskin, è di quelle che accendono la fantasia e
fanno sperare nel capolavoro. Purtroppo, non è così.
Il film inizia con Myskin che arriva a
casa del generale Epancin, saltando tutta la scena iniziale sul
treno, ed è già un errore perché la sequenza iniziale, cioè
l'incontro di Myskin con Rogozin, è fondamentale per capire quello
che succederà, oltre ad essere un capolavoro di scrittura. Viene
cancellato anche il personaggio di Lebedev, ridotto a poco più di un
predicatore ubriaco, quasi un mendicante.
Il Myskin di Gerard Philipe è un bel
giovane con la barbetta bionda, e si presenta davanti al domestico di
casa Epancin non con un fagotto in mano, come nel libro, ma con un
bauletto da viaggio; poco più avanti, a casa di Gavril Ardalionovic,
scopriremo cosa contiene il bauletto: un orologio a cucù. Eh sì,
Myskin viene dalla Svizzera e quindi si è portato un ricordo; il
generale Ivolghin, padre di Gania, lo aiuta ad appenderlo alla
parete. Ancora più avanti, verso il finale, troveremo Rogozin
intento a costruire un castello di carte: Nastassia sta parlando con
Myskin, è una scena cruciale, ma Rogozin evidentemente si annoia e
non sa come passare il tempo. Sono solo due dei dettagli che rendono
deludente "L'idiot" del regista Georges Lampin, girato in
tempi difficili (si era già in guerra) ma sceneggiato da autori
solitamente professionali come Charles Spaak e Georges Raevskij.
Molte scelte sbagliate anche tra gli
attori: Lizaveta Prokofievna sembra la nonna di Aglaia, e non sua
madre; Nastassia è una dark lady molto convenzionale, anche se la
Feuilliere è brava. Il Rogozin di Lucien Coedel è un vilain molto
convenzionale, non ha la follia necessaria al personaggio (si vedano
Toshiro Mifune e Gianmaria Volonté, nello stesso ruolo, nei film del
1951 e del 1959), ed è troppo anziano per la parte. Aglaia è una
smorfiosa elegante, anche lei un po' troppo avanti con l'età (i
protagonisti principali de "L'idiota" sono molto giovani,
soprattutto le donne). Rogozin e Myskin sono solo due rivali in
amore, c'è la scena in cui si scambiano le croci ma manca il dipinto
di Holbein (il "Cristo morto") che rende potente il loro
rapporto, quasi uno stesso personaggio diviso in due. Lebedev diventa
un mendicante e predicatore, un ubriaco che importuna Rogozin in
trattoria; e nel complesso è tutto troppo sbrigativo per risultare
credibile, la fratellanza fra i due e la violenza, lo scambio di
croci, la rivalità fra le due donne, tutto finisce per sembrare
convenzionale e "L'idiota" è ridotto a uno dei tanti film
passionali che andavano per la maggiore in quegli anni.
(qui sotto, l'Aglaia di Nathalie Nattier: l'avevate immaginata così?)
La musica è firmata da Vladimir de
Butzow e Maurice Thiriet, ma più che altro rimane in memoria Mozart,
con due lunghi estratti: una Sonata per pianoforte eseguita a quattro
mani dalle sorelle Epancin e "Eine kleine Nacht musik"
suonata dall'orchestra nella scena della festa. I costumi sono di
Marcel Escoffier, come poi sarà per lo sceneggiato Rai del 1959.
In conclusione, è un film che può
ancora piacere, a patto però di non conoscere il libro di
Dostoevskij.
3 commenti:
Dal titolo e da alcune foto mi ero già creata delle aspettative sul film...peccato! Mi è comunque piaciuta molto la tua recensione
si può vedere su youtube, per te sarà più facile visto che parli bene il francese. Gerard Philipe è comunque grandissimo, se non li hai mai visti ti consiglio i film con René Clair, soprattutto Grandi manovre e La bellezza del diavolo (cioè Faust, con Michel Simon come Mefistofele)
Grazie mille Giuliano! Che grande risorsa che sei! 👌
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