mercoledì 2 dicembre 2009

Dalla famiglia degli idrosauri


DALLA FAMIGLIA DEGLI IDROSAURI e L'ISOLA (Aus der Familie der Panzerechsen / Die Insel). Puntate 9 e 10 della serie tv "Ein Haus für uns” (Una casa per noi)
Regia: Wim Wenders. Soggetto e sceneggiatura: Philippe Pilliod. Fotografia: Michael Ballhaus.
Interpreti: Lisa Kreuzer (l'educatrice), Katja Wulff (la bambina), Hans Joachim Krietsch (il padre), Helga Trümper (la madre), Thomas Brant (il direttore del Centro per l'infanzia), Nicolas Brieger (assistente sociale), Marquard Bohm (il guardiano dello zoo), Wolfgang Höper (lo psichiatra), Karl Heinz Wacher (ufficiale dei pompieri) ,Wolfgang Grohme, Margot Leonard. Produzione: Banana Atelier (Monaco) per conto del Westdeutsches Werbeternsehen (Colonia) Riprese: febbraio 1974 a Colonia. Prima proiezione in pubblico: 26 luglio 1977 sul 3° canale regionale della tv pubblica tedesca (WDR, Colonia). Durata originale: 25' per ciascuna puntata

Gli idrosauri sono i coccodrilli: sauri che vivono in acqua. E’ la storia di una bambina che, senza farsi notare, per alcuni giorni esce da scuola e quando torna a casa (una casa medio borghese, senza problemi economici) i genitori la trovano sporca e stracciata; ma nessuno riesce a capire cosa succede. Una maestra finalmente la segue, e la sorprende mentre si cammuffa da mendicante ed elemosina un biglietto davanti allo zoo di Colonia. La bambina a scuola si annoia, non trova divertenti i giochi che fanno gli altri bambini; è invece affascinata dagli animali dello zoo, ed è davanti alla vasca dei sauri acquatici che passa la maggior parte del tempo; più avanti dirà che i coccodrilli sono uguali alla sua famiglia. Il secondo titolo, “L’isola”, rimanda direttamente alla “Fortezza vuota” di Bruno Bettelheim: stiamo sfiorando l’autismo. Questa bambina si sente aggredita dalla durezza di chi le sta intorno; anche se sa che la violenza non è direttamente rivolta verso di lei, è molto vicina a rinchiudersi definitivamente in se stessa.
Si tratta di una serie tv dedicata ai disagi infantili, e questi sono i soli due episodi diretti da Wim Wenders. Si possono vedere in allegato al dvd di “La lettera scarlatta”, uno dei primissimi film del regista tedesco, e non sono mai stati trasmessi in Italia.
Il libretto allegato al dvd porta questa breve nota: «Dalla famiglia degli Idrosauri e L'isola - sinora inediti in Italia - fanno parte della produzione meno nota del regista tedesco e rappresentano un unicum in tutta la sua ampia filmografia. Si tratta infatti di due puntate su commissione per il serial tv scritto da Philippe Pilliod “Ein Haus für uns” (Una casa per noi), dove Wenders sperimenta ed affina la sua conoscenza della macchina audiovisiva. Ma se il medium di destinazione è e gli resterà anche in futuro "alieno", non così è per la problematica trattata, lo sguardo sul mondo infantile, che invece diventerà un topos costante e produttivo di tutto il suo cinema.»
Wenders è molto severo con questi due telefilm (e io non saprò mai come va a finire la storia, tra l’altro), e li bolla come “lavori alimentari”; ma io li ho trovati molto belli, ben fatti e ben recitati. Non si può dire che siano riconoscibili “al volo” come opera di Wenders, ma la scuola tedesca dei telefilm è ottima, e tutti noi ne conosciamo qualcosa, anche se da noi sono arrivati quasi soltanto i polizieschi, gli ispettori Derrick, Koster, Siska, Wolff... E anche questi due telefilm sono ben fatti e girati con grande professionalità, anche se visti oggi appaiono un po’ datati. Il fatto che trattino di disagi in famiglia e di psicologia infantile li rende però sempre attuali: che una bambina definisca “coccodrilli” i suoi genitori è sintomo di crisi e di frequenti litigi in famiglia, e questa purtroppo è una cosa che non passerà mai di moda. Dietro, molto probabilmente, c’è un fatto vero. La bambina “ha fatto fatica a nascere”, spiega la madre; il padre è spesso assente; e un documentario tv di quelli sugli animali ha complicato le cose nella testa della piccola. I due telefilm, girati nel 1974, si inseriscono fra “Alice nelle città” e “Falso movimento”; è comprensibile che il regista non li ami molto non sentendoli suoi, ma io direi che Wenders è sempre troppo severo con questi suoi primi lavori. Ancora oggi c’è molto di buono in questi Wenders fatti per la tv, e certamente vale la pena di guardarli.
Tra gli attori, detto tutto il bene possibile della bambina (che ha girato solo questi telefilm e non ha più fatto l’attrice) troviamo due volti che rivedremo in “Nel corso del tempo”: Lisa Kreuzer e Marquard Bohm. La Kreuzer (qui una maestra) era già presente in “Alice nelle città” e sarà la giovane donna che Rüdiger Vogler incontra alle giostre (la cassiera del cinema); Bohm (che qui è il guardiano dello zoo e fa una breve e buffa lezione di psicologia animale partendo da un gesto molto naturale che hanno in comune i cammelli e gli ippopotami, e non solo loro) avrà in “Nel corso del tempo” una parte molto drammatica, l’uomo disperato che i due protagonisti incontrano nella notte, vicino ai silos.

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