Nashville (1975) Regia di Robert
Altman Scritto da Joan Tewkesbury Fotografia di Paul Lohmann
Montaggio di Dennis Hill Musiche: vedi elenco Interpreti: David
Arkin (Norman ), Barbara Baxley (Lady Pearl) Ned Beatty (Delbert
Reese ) Karen Black (Connie White) Ronee Blakley (Barbara Jean)
Timothy Brown (Tommy Brown) Keith Carradine (Tom Frank ) Geraldine
Chaplin (Opal ) Robert DoQui (Wade ) Shelley Duvall (L. A. Joan
) Allen Garfield (Barnett) Henry Gibson (Haven Hamilton ) Scott
Glenn (Pfc. Glenn Kelly) Jeff Goldblum (Tricycle Man ) Barbara
Harris (Albuquerque) David Hayward (Kenny Fraiser ) Michael
Murphy (John Triplette ) Allan Nicholls (Bill ) Dave Peel (Bud
Hamilton ) Cristina Raines (Mary ) Bert Remsen (Star ) Lily Tomlin
(Linnea Reese ) Gwen Welles (Sueleen Gay ) Keenan Wynn (Mr. Green
) James Dan Calvert (Jimmy Reese ) Donna Denton (Donna Reese )
Merle Kilgore (Trout ) Carol McGinnis (Jewel ) Sheila Bailey
(Smokey Mountain Laurel ) Patti Bryant (Smokey Mountain Laurel)
Richard Baskin (Frog ) Jonnie Barnett, Vassar Clements, Misty
Mountain Boys, Sue Barton, Elliott Gould, Julie Christie, e molti
altri. Durata: 2h30'
2.
Depistare il pubblico, creare
confusione in modo che non si guardi al centro del discorso, quasi un
percorso da iniziati, non è una caratteristica soltanto dei grandi
pittori; lo fa James Joyce in "Ulysses", per esempio, o
Dostoevskij nei "Demoni", o Fellini e Kubrick nei loro
film. La cosa curiosa è che anche molti critici cinematografici ci
cascano (non solo gli spettatori) e finiscono con l'indicare dettagli
non fondamentali come se fossero quelli più importanti. Mi piace
immaginare l'autore che ride, quando noi non lo vediamo, di certe
nostre osservazioni (comprese le mie, of course).
Il tema delle armi è dunque al centro
di "Nashville":
- Riesci a spiegarti in qualche modo
questi assassinii?
« Se si tratta di un assassinio
politico, credo che chi uccida abbia la consapevolezza di non essere
solo. Non credo che un assassino possa uccidere qualcuno se non sa di
essere spalleggiato. Questa è la differenza tra assassinio e
omicidio. E' come se la gente gli dicesse: "Quell'uomo deve
essere ucciso, è un mostro, sta rovinando il nostro Paese". Per
cui l'assassino sente di avere un mandante, anche se non ufficiale;
sente di uccidere un'idea, una figura pubblica, e dice: “L'ho fatto
io. Sono importante quanto la persona che ho cancellato". Io non
mi sento responsabile dell'assassinio di nessuno. E' contro ogni
logica, In carcere ci sono ancora quattro o cinque persone che hanno
commesso assassinii politici, come Sirhan Sirhan che ha sparato a
Robert Kennedy, Hinckley che non è riuscito a uccidere Reagan, e
James Earl Ray che forse, e dico forse, ha ucciso Martin Luther King.
E nessuno sa dirti perché ha fatto ciò che ha fatto. Non lo
sappiamo e accettiamo la cosa: magari è successo perché sono pazzi,
oppure perché attraverso il loro gesto volevano richiamare
l'attenzione su di sé: "Sono stato io a uccidere Tizio e Caio".
In Nashville tutti pensavano che sarebbe stato assassinato il
candidato politico, perché questo è un fatto accettabile. Invece io
ho fatto uccidere la donna di spettacolo, e non sappiamo il perché.»
- Alla fine tutti si mettono a
cantare It Don't Worry Me...
« Le cose brutte succedono e la
vita continua... credo vada così. Questi eventi non ci insegnano
nulla. Accettiamo qualunque cosa succeda solo per il fatto che è
successa. La forza del film risiede nella sua impronta politica e il
fatto che parlasse di musica country non era nient’a1tro che una
metafora. Se fosse stato un film per la Paramount, che alla fine lo
distribuì, non ne avrebbero lasciato neanche un minuto così come
è.»
(da "Altman racconta Altman"
a cura di David Thompson, ed. Feltrinelli 2012, pagine 105-106)
Altman dice anche che gli furono mosse
accuse dopo l'assassinio di John Lennon, cinque anni dopo l'uscita
del film. Ovviamente la risposta è seccata, casomai "Nashville"
era un avvertimento a stare attenti, c'erano già stati tanti altri
assassinii di persone famose, a partire dai Kennedy, e la questione
ci riguarda tutti. Oggi possiamo dire che è purtroppo vero, le
persone armate sono sempre di più e non si tratta di un revolver o
di una doppietta da cacciatori, ma di mitragliatori, fucili a pompa,
bazooka, alle volte (come è successo poche settimane fa tra Piemonte
e Lombardia) un vero arsenale da guerra, con tanto di missili
aria-aria.
Altri miei appunti presi durante la
visione:
1) a 20 minuti dall'inizio c'è
l'ingorgo, che può far pensare all'inizio di "Roma" di
Federico Fellini ma che invece riflette un vero ingorgo incontrato
dall'autrice della sceneggiatura Joan Tewkesbury appena giunta a
Nashville.
Geraldine Chaplin (Opal): Vorrei che
il mio cameraman fosse qui, non c'è mai quando serve! Mi serve una
cosa come questa per il documentario, questa è l'America: macchine
accatastate e cadaveri maciullati. (però non si vedono cadaveri, in
questa scena; qui c'è solo un bambino che mangia un gelato, in primo
piano a sinistra)
2) In queste sequenze, Barbara Harris
dice che sa riparare e vendere i camion: è il personaggio che va
tenuto d'occhio in tutte le sue apparizioni (brevissime) perché il
finale sarà suo.
3) la signora Pearl parla dei "Kennedy
boys" (John e Robert Kennedy), si lamenta che nel Tennessee sono
tutti battisti e che "non si fidano di un cattolico neppure se è
una brava persona" (si ricorda che il Tennessee fu uno dei pochi
stati a non votare per Kennedy)
4) Prima, a 1h32', Geraldine Chaplin
nel deposito degli autobus gialli, a riflettere sul significato del
colore giallo (Altman dice che la mandava avanti a improvvisare...)
5) Nel finale, il Parthenon di
Nashville (l'Atene del Tennessee...) dove c'è il concerto finale e
dove verrà uccisa la cantante protagonista: a colpi di pistola.
6) se l'avessi visto al cinema
difficilmente avrei capito chi era la biondina che canta nel finale;
facendo scorrere il film dall'inizio ho invece potuto notare che
Altman la mette quasi ovunque nel corso del film. Magari in piccole
scene, ma Barbara Harris c'è sempre. Noi preferiamo guardare gli
altri personaggi, ci concentriamo su di essi, e questo è tipico
della nostra vita dove difficilmente riusciamo a cogliere le cose più
importanti intorno a noi (nella vita e nel film). Un dettaglio da
grande pittore, un Leonardo o un Bosch...
7) la canzone finale, "It don't
worry me", si potrebbe quasi tradurre con "ma che mi
frega"; e quante volte me lo sono sentito dire, "ma che te
frega", anche davanti a cose importanti. Non toccavano me
direttamente, quindi dovevo lasciar perdere, dire e pensare "a
me che me ne frega", "cosa gliene frega a lui". Nasce
da questo modo di pensare anche Auschwitz...
8) il libro citato,
"Altman racconta Altman" a cura di David Thompson, ed.
Feltrinelli, è molto bello e ricco di informazioni su tutto il
lavoro di Altman, compresi i telefilm degli anni '50.
In conclusione, "Nashville" è
un film da rivedere più volte, segnandosi bene i vari personaggi e
magari dimenticandosi della musica country, come spiega bene Altman
nel libro.
Per oggi mi segno questi attori e
personaggi:
- Barbara Harris (Albuquerque) è un
personaggio buffo ma avrà tutto il finale, un altro clown importante
- Cristina Raines (Mary) bellissima, in
trio con Carradine, da sogno
- Lily Tomlin (Linnea) cantante,
maestra di due bambini sordomuti
- Keenan Wynn (Mr Green) è il signore
anziano che rimane vedovo nel corso del film ed è (nel film) lo zio
di Shelley Duvall
- Gwen Welles (Sueleen) che non sa
cantare ma che fa uno streaptease per cercare di fare strada
ugualmente nel country
- Karen Black (Connie) che è la rivale
della protagonista; canta delle belle canzoni ma non è un
personaggio fondamentale
- Ronee Blakely, la protagonista,
futura moglie di Wim Wenders nel 1979-1981. Altman dice che le sue
canzoni sono molto belle, a differenza di molte delle altre che
ascoltiamo nel film (escluse ovviamente quelle di Keith Carradine)
- Keith Carradine, protagonista, autore
di "I'm easy" e di "it don't worry me"; piace
alle ragazze, nel film avrà una donna diversa ogni sera.
- Geraldine Chaplin (Opal) una
giornalista inglese o forse no
- Shelley Duvall (LA Joan) : il suo
personaggio pensa solo al sesso
- Allen Garfield: manager e marito
della protagonista
- Ned Beatty: marito di Lily Tomlin
- Henry Gibson (Haven Hamilton):
l'insopportabile cantante che inizia il film
- Jeff Goldblum: breve apparizione sul
chopper triciclo
- Scott Glenn; breve apparizione come
un soldato in divisa
- Elliott Gould: se stesso, in visita
alla festa
- Julie Christie: se stessa, in visita
alla festa
La musica del film è tutt'altro che
memorabile, con qualche eccezione ("I'm easy" è molto
bella); le canzoni sono quasi tutte opera degli attori che le
interpretano. Queste canzoni sono state molto criticate dagli
appassionati di country, ma- dice Altman - " è giusto così".
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