martedì 24 aprile 2012

Ettore Scola ( IV )

Le bal - Ballando ballando (1983, attori del Theatre du Campagnol) **
Scritto da Scola, Maccari, Jean Claude Pechenat, Scarpelli
La storia del Novecento raccontata attraverso una sala da ballo: i diversi stili, la gente che cambia. Intento lodevole, e in effetti questo film (di produzione francese) ha vinto molti premi e so che è molto amato; ma questa musica mi è del tutto estranea.
- Maccheroni (1985 M.Mastroianni, J.Lemmon) **
scritto da Maccari Scola Scarpelli
- Splendor (1989) **
scritto da Scola da solo
- Che ora è? (1989) **
scritto da Scola, Silvia Scola, Beatrice Ravaglioli
Tre film con Mastroianni; nel primo è in compagnia di Jack Lemmon, nel secondo ha al suo fianco Massimo Troisi. Sono tre film piacevoli, con molti bei momenti, ma non direi che nel complesso siano cose memorabili.
Il viaggio di Capitan Fracassa (1990)
Ne ho parlato nel post dedicato al romanzo di Gautier; l’intento è lodevole ma il film non mi sembra particolarmente riuscito. Scola ha fatto molto meglio in “La terrazza”, dove l’episodio di Serge Reggiani è direttamente ispirato a un capitolo del “Capitan Fracassa”: la morte di Matamoro.
Il commissario Pepe (1969) con Ugo Tognazzi e Silvia Dionisio
scritto da Maccari e Scola, tratto da un romanzo di Ugo Facco de Lagarda
L’ho visto molti anni fa, e non mi è sembrato memorabile; l’insieme non è male ma Tognazzi ha fatto cose molto migliori. Ne parlo qui perché ho conservato un ritaglio che può venire utile: lo pubblico qui sotto.
Il commissario Pepe: dal libro al film di irene bignardi, rep v 16 ottobre 2009
Per mia colpa, ignoravo che dietro al bel film «giallo» (ma fintamente tale) di Ettore Scola, Il commissario Pepe, del 1969, ci fosse un romanzo. Che invece c'è ed è un interessante esempio, appunto, di «giallo» italiano, di un'epoca in cui si pensava che il genere non fiorisse in Italia.
Benvenuta dunque la ristampa di Il commissario Pepe (ed. Giano), opera di quella singolare figura di letterato che fu Ugo Facco de Lagarda, veneziano, direttore di banca, studioso di storia e di economia, poeta, che infatti nel suo curioso «giallo» (metto sempre le virgolette perché siamo ai margini del genere, più vicini al bozzetto di costume), usa una lingua tutta sua, colta e ironica, e traccia con finezza e disincanto un ritratto di provincia italiana nell'era del boom, serena e pacificata nella propria corruzione morale. Inevitabile, leggendo il libro adesso, immaginare il commissario Pepe con i tratti di Ugo Tognazzi, che però, ai tempi del film, aveva meno di cinquant'anni, mentre il personaggio di Facco ne ha sessanta ed è toccato da una maggiore malinconia. Per chi non ha mai letto il libro (uscì nel 1965 presso Neri Pozza, allora editore in Vicenza e, infatti, l'indicazione di una cittadina fiera delle sue architetture punta in direzione della città del Palladio) e per chi non ha visto il film di Scola (che purtroppo si può trovare solo in edizione francese, Pvb Editions), non riveleremo come finisce questo ritratto di provincia travolta dal sesso. Pensate al contemporaneo Signore e signori di Germi, ma in chiave filosofica e con un forte senso di impotenza, e ci sarete vicini.
Se permettete parliamo di donne (1964) * V. Gassman, Sylva Koscina
scritto da Ruggero Maccari ed Ettore Scola
E’ uno di quei film abbastanza inutili che giravano cinquant’anni fa, e che ho registrato dalla tv solo perchè è di Scola e per via di tutte le belle donne in locandina; ma il risultato è che Sylva Koscina è più bella in altri film, idem per la Rossi Drago, eccetera. Episodi brutti, barzellette filmate e mal sceneggiate, notevole solo l’abilità di Gassman nell’andare a cavallo, in Sicilia, nel primo episodio. Molte canzoni, bruttissime, per tutta la durata del film. (agosto 2011)
L'arcidiavolo (1966) V.Gassman, Claudine Auger, Mickey Rooney ***
scritto da Maccari e Scola
Un esercizio “millenaristico” (in realtà, ambientato a fine ‘400) praticamente contemporaneo al “Brancaleone” di Monicelli, o quasi. Visto tanti anni fa, forse mai per intero; di recente ho ripescato la sequenza in cui Gassman è finito sul rogo (poi si salva, mi pare). Lo rivedrei volentieri, è divertente.
(I due film su Brancaleone sono stati scritti da Age, Scarpelli e Monicelli)

Nessun commento: